Un danno per il territorio e per l’utenza, ma soprattutto un grave pericolo al diritto alla salute. I tagli al personale del 118 non fanno dormire sonni tranquilli alla politica messinese, che adesso deve correre ai ripari per evitare che tutto resti così come scritto negli atti della nuova rete ospedaliera, dove si è usata la mannaia nei confronti dei medici che operano a bordo delle ambulanze.
Meno 15 unità di bordo per tutto il territorio di Messina e provincia, in pratica sul mezzo gli unici “superstiti” rimarrebbero il soccorritore ed il conducente. C’era anche il sindaco metropolitano, Renato Accorinti, ieri a Roma, nell’incontro che si è svolto con il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone.
Oggetto della discussione le proposte contenute nel documento programmatico presentato dai sindaci del territorio messinese, proposte di cui lo stesso Faraone ha preso atto, ma adesso la risposta definitiva dovrà arrivare dal Ministero.
Accorinti spiega che ciò avverrà in tempi brevi: “L’incontro con Faraone è stato abbastanza positivo, lui ha capito l’insofferenza e la preoccupazione del territorio per una tematica così importante come il diritto alla salute. Adesso l’ultima parola spetta al Ministero e lo stesso Faraone ci ha detto che riceveremo comunicazione già dopo Pasqua”.
In caso di risposta positiva si dovrà interloquire ancora con la Regione: “Dovremo stabilire una serie di appuntamenti e di colloqui per capire come fare tutte le dovute modifiche. E’ chiaro che senza il parere positivo del Ministero tutto diventa inutile”, ha concluso Accorinti.
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