Passeranno ancora giorni, forse settimane, prima che il Consiglio comunale voti il Piano di rientro del debito con l’Ato3 rifiuti. Oggi la commissione Bilancio, che tornerà a riunirsi anche domani (saranno presenti i vertici della TirrenoAmbiente, la società che cura la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea) ha espresso ancora molti dubbi sulla delibera curata dal vicesindaco Guido Signorino e dall’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua. E giovedì alla seduta già fissata di Consiglio l’atto non sarà in valutazione. In ballo ci sono quasi 27 milioni di euro. Gli esponenti politici chiedono innanzitutto che i 2.800.000 euro che fanno parte del Piano di rientro e che sono invece ancora oggi oggetto di contenzioso tra il Comune e l’Ato3 vengano o “espulsi” dal provvedimento o transati tra i due enti. In commissione erano presenti lo stesso Signorino e il commissario dell’Ato3 Michele Trimboli che hanno assicurato di poter trovare insieme un accordo per definire la questione.
La maggioranza di centrosinistra del Consiglio, e anche il Pdl, non intende votare così com’è la delibera. In mezzo, ma non fa parte dell’atto, anche la transazione, non ancora definita, tra Ato3 e la MessinAmbiente (la seconda chiede alla prima qualcosa come 23 milioni di euro, il primo ne vuole riconoscere soltanto 7) che i consiglieri vorrebbero già pronta e approvata e invece c’è, anche qui, un contenzioso in atto.Il Piano chiede il riconoscimento del debito fuori bilancio di 14.637.604,62 euro all’Ato3 per gli anni 2007, 2009, 2010 e 2011; l’ente di via Cavalieri della Stella chiede anche il pagamento delle transazioni con il Comune che portano tutto il debito, iscritto nel Piano di rientro, a 26.837.604 euro e di questi 5.200.000 euro sono un residuo di anticipazione di 6.000.000 concesso al Comune dalla Regione, 3.782.893,25 sono la restituzione concessa all’Ato3 con disposizione del 22 dicembre 2011, 17.854.711,37 euro come debito che il Comune ha contratto con l’Ato3. Le cifre saranno “spalmate” in dieci anni grazie al prestito regionale del Fondo di rotazione con una cifra annuale di 2.683.760,46 euro che già da quest’anno e fino al 2022 l’amministrazione comunale, se l’atto non sarà modificato dal Consiglio, dovrà restituire alla Regione. @Acaffo
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