E’ domani, lunedì 5 ottobre, la data in cui l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, e il Presidente della Stu-Tirone, Marcello Parrinello, dovranno rispondere all’interrogazione del Consiglio della VI circoscrizione, a firma del presidente, Francesco Palano Quero, che riguarda l’annosa questione della “Stu Tirone”.
Vuole conoscere, il consiglio della VI circoscrizione, “gli intendimenti dell’A.C. relativi al procedimento Stu-Tirone”, inoltre chiede all’assessore De cola “di estendere la partecipazione al tavolo tecnico che si intende convocare, ad una rappresentanza del Consiglio della IV Circoscrizione”.
Il Consiglio ritiene “la Riqualificazione e il risanamento del quartiere Tirone prioritari e improcrastinabili nell’ambito del territorio della IV Circoscrizione”, ritiene inoltre “da stigmatizzare e biasimare il metodo adottato dall’A.C., e nello specifico dall’Assessore ai LL.PP., ove manca di partecipazione, concertazione e trasparenza nelle scelte politiche e amministrative, su un tema dirimente e significativo , quale è quello della STU-Tirone, su cui tanto ha lavorato e si è espressa la Circoscrizione, per rappresentare istanze provenienti dai cittadini e dai residenti”.
Buone notizie per alcuni residenti di via Sergi che il Tribunale di Messina ha assolto, perchè il fatto non costituisce reato, dall’accusa di non avere rispettato l’ordinanza che intimava lo sgombero immediato delle abitazioni nella scalinata Sergi a causa dell’ormai famoso fabbricato pericolante adiacente, che ancora oggi incombe sopra le loro teste.
In realtà al momento dell’accesso dei Vigili Urbani, tra il 16 e il 18 aprile del 2013, l’efficacia del provvedimento era stato sospeso quindi nessun ordine poteva essere eseguito, va inoltre evidenziato come contestualmente all’emissione dell’ordinanza nessuna alternativa abitativa era stata offerta dal Comune.
“Dal febbraio 2013 – scrive Palano Quero -, per fortuna e su nostra pressante sollecitazione, qualcosa si è mosso, seppure con ritardo: infatti è stata emessa, lo scorso dicembre, l’ordinanza sindacale n°260 per la messa in sicurezza e/o demolizione di quel fabbricato, anche se all’ordine i proprietari (non residenti) non hanno dato riscontro. Certamente, vigileremo affinchè quei privati/proprietari non rimangano inerti e intervengano, in tempi celeri, esattamente come per l’edificio fatiscente più vicino alla via degli Angeli oggetto di un’altra ordinanza sindacale, la n°235 del novembre 2014”.
“L’obiettivo primario?La sicurezza dei cittadini. E ancora – conclude – quello di riattivare, dopo l’abbattimento delle baracche sottostanti le mura di Carlo V, a piccoli passi ma concreti e cadenzati, la riqualificazione del borgo storico al centro della città più degradato e abbandonato, ma potenzialmente bellissimo, un pezzo di una Messina antica da far rivivere”.
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