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Strappo tra Cateno De Luca e Dino Giarrusso, l’ex Iena: «Non cambia il mio impegno per la Sicilia»

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Cateno De Luca e Dino Giarrusso, fondatori insieme del progetto politico “Sud chiama Nord”, si separano. Lo aveva annunciato ieri l’ex Sindaco di Messina, parlando di divergenze di opinione; oggi è il turno dell’ex de “Le Iene” di dare qualche chiarimento ai propri follower su cosa sia successo: «Questo – precisa – non cambia nulla nel mio impegno per la Sicilia, per il Sud e i cittadini italiani in generale. Presto vi dirò come continuerò».

Un fulmine a ciel sereno, dopo lo strappo di Vittorio Sgarbi, che ha preferito in vista delle elezioni politiche anticipate ricompattarsi col centrodestra; anche Dino Giarrusso, giornalista ex de “Le Iene”, sceso in campo con Cateno De Luca, si allontana dall’ex sindaco di Messina. A spiegare le motivazioni, in primis, il leader di Sicilia Vera, con una diretta Facebook. Adesso, anche Dino Giarrusso dà la sua versione, sempre a mezzo social e sottolinea che, comunque, il suo impegno in Sicilia, come nel resto del Sud e dell’Italia in generale, andrà avanti.

«Ci sono state – ha spiegato l’ex Iena – delle diversità di vedute tra me e Cateno De Luca per quel che riguarda la declinazione nazionale del progetto “Sud chiama Nord”. Il modo di affrontare queste elezioni nazionali, che erano impreviste. Su questo abbiamo molto dibattuto, su alcuni punti non eravamo d’accordo. Quando non si è d’accordo, non si va nella stessa direzione, è giusto prendersi quantomeno una pausa di riflessione. Questo non cambia nulla nel mio impegno per la Sicilia, per il Sud e i cittadini italiani in generale. Presto vi dirò come continua il mio impegno».

«Dobbiamo pensare – conclude Dino Giarrusso – che la Sicilia ha bisogno di essere riscattata, che il Sud ha bisogno di essere riscattato, che l’Italia ha bisogno di essere trattata meglio dall’Europa e che tutti i cittadini siciliani, meridionali e italiani hanno diritto ad avere una vita migliore, a non avere molti dei problemi che oggi hanno, dalle bollette alla mancanza di lavoro, al pessimo trattamento dell’ambiente, alla siccità, al costo della benzina. Insomma, abbiamo tanti problemi da affrontare, io continuerò ad affrontarli con la coscienza pulita e con l’energia che mi è propria».

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