La Legge di Bilancio 2023 varata dal Governo nazionale dà la possibilità ai Comuni di stralciare le cartelle esattoriali per i debiti fino a 1000 euro, ma la delibera va fatta entro il 31 gennaio; cosa aspetta la Giunta Basile? A chiederlo è il consigliere comunale Giovanni Caruso (lista De Domenico Sindaco), che fa i conti in tasca a Palazzo Zanca e interroga l’Amministrazione: «Se non si fa, vuol dire che il bilancio del Comune di Messina non è poi così solido».
Il consigliere comunale Giovanni Caruso ha inviato nella giornata di ieri, 17 gennaio, un‘interrogazione ufficiale indirizzata al sindaco di Messina, Federico Basile, in cui chiede se l’Amministrazione intenda avvalersi o meno della possibilità offerta dalla Manovra del Governo Meloni. «La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) – spiega l’esponente dell’opposizione nel documento – ha dato la possibilità ai comuni italiani di stralciare le multe sotto i mille euro: per le sanzioni di competenza comunale, che vanno dalle multe alle tasse come Tari e Imu, verranno cancellati solo gli interessi accumulati e le sanzioni aggiuntive per i ritardi. L’importo in sé, invece, resterà da pagare. Sarà il Comune a dover decidere, entro il 31 Gennaio, se aderire al condono totale e quindi “stralciare” definitivamente i tributi da riscuotere». La misura, specifica, fa riferimento ai debiti iscritti a ruolo entro il 31 dicembre 2015.
Come detto, quindi, il tempo stringe: «La delibera – ricorda Caruso – la Giunta Basile la può fare entro il 31 gennaio. Ora, un Comune solido fa la delibera, stralcia le somme e le toglie dal bilancio. Il Comune di Messina secondo me non è in condizione di farlo. Se questa operazione crea problemi di equilibri di bilancio allora questa solidità non c’è; non è altro che una campagna politica aggressiva che nasconde criticità che abbiamo ancora oggi. Ho sostenuto il risanamento dei conti durante l’Amministrazione De Luca. È vero che la situazione è migliore, ma non siamo usciti dal tunnel. Se ci fosse stata la solidità, la delibera sarebbe già stata prodotta. Non ne parlano perché è una nota dolente che smaschera i conti. Non si può fare perché non c’è la copertura».
E qui si innesta la polemica: «Ad agosto – aggiunge Giovanni Caruso –, quando si è trattato di aumentare le indennità di sindaco e assessori, la decisione è stata presa in un’ora, ed è stato fatto. Era un’opzione. Oggi ancora la delibera non c’è. Questa misura non serve a dare manforte ai furbetti, ma a dare ossigeno alle famiglie e alle imprese che, dopo tre anni di pandemia, sono in ginocchio».
Il consigliere Giovanni Caruso chiede quindi risposte al sindaco Federico Basile sulla effettiva solidità finanziaria del Comune di Messina e, in caso di una conferma, chiede di aderire alla possibilità offerta dalla Legge di Bilancio 2023.
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