La Sicilia è ancora lontana dalle elezioni regionali 2022, ma la situazione politica è ancora parecchio confusa. C’è confusione, ad esempio, nel centrodestra, dove sta continuando il braccio di ferro tra i partiti sulla ricandidatura di Nello Musumeci. Il nome del Presidente uscente, discusso in un recente vertice tra i leader della coalizione tenutosi ad Arcore, divide due forze in particolare: Fratelli d’Italia e Lega.
«È sicuramente positivo essersi incontrati – si legge in una nota di FdI pubblicata dopo l’incontro – ma l’unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti». Linguaggio non propriamente bellicoso, come quello del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, ma ancora troppo distante da un’intesa, che non sembrerebbe nell’interesse della Lega siciliana.
Durante la riunione tra i capipartito sarebbe emersa la disponibilità del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a confermare Nello Musumeci candidato alle elezioni regionali in Sicilia, ma Matteo Salvini non sarebbe ancora del tutto convinto.
«La Lega sulla Sicilia – risponde in un’altra nota Nino Minardo, coordinatore della sezione siciliana di Lega – Prima l’Italia – non ritarda nulla, anzi a Palermo per prima ha ritirato il suo ottimo candidato sindaco pur di avere una squadra unita. I dubbi su Musumeci non sono di Salvini o della Lega, ma semmai della netta maggioranza dei siciliani stando ad esempio all’ultimo sondaggio pubblico di Swg, che lo vede purtroppo terz’ultimo per gradimento in tutta Italia».
Intanto, alle prossime elezioni amministrative il centrodestra è riuscito a ricompattarsi in alcune città, tra cui Palermo, dove Roberto Lagalla ha avuto la meglio sugli altri contendenti della coalizione, ma su 26 città capoluogo al voto 5 avranno più di un candidato di centrodestra, segno di un’unità non ancora ritrovata. Basti pensare a Messina, dove il deputato della Lega Nino Germanà ha portato sui manifesti elettorali di Federico Basile il simbolino di Prima l’Italia, dandogli il proprio appoggio insieme alla ex commissaria provinciale Daniela Bruno e al presidente uscente della III Municipalità Lino Cucè.
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