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Sfiducia, domani potrebbero arrivare altre firme

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Neanche il tempo di riprendersi dai festeggiamenti per il 2017, che a Palazzo Zanca riprendono gli incontri per arrivare alle fatidiche sedici firme necessarie per portare la mozione di sfiducia in aula. Domani alcuni consiglieri si ritroveranno al Comune per riannodare quel filo interrotto solo poche settimane fa, per via dell’allargamento dell’inchiesta “Gettonopoli” che continua a tenere sotto scacco il civico consesso.

Il tema della sfiducia è tornato particolarmente caldo appena venti giorni fa, vale a dire quando alle sette firme dei cinque consiglieri ex Udc (Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Libero Gioveni e Andrea Consolo) e dei due consiglieri di Ncd (Daniela Faranda e Nicola Crisafi) sottoscritte nel mese di luglio, si sono unite anche quelle di Giuseppe Trischitta, Daniele Zuccarello, Giovanna Crifò e Nicola Cucinotta. Non si fece attendere la risposta del sindaco Accorinti: “Lo trovo assurdo, anche davanti ai risultati c’è chi vuole mandarci a casa dimenticandosi in che condizioni ci hanno lasciato la città”.

Domani tra i corridoi di Palazzo Zanca l’argomento tornerà prepotentemente di moda, seppur in maniera del tutto informale. Non è un segreto che a lavorare nel silenzio per far si che la “famiglia” della sfiducia diventi sempre più numerosa, è proprio il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, che poco tempo fa ha annunciato che entro il prossimo mese febbraio si sarebbe posto fine all’esperienza di Renato Accorinti come sindaco di Messina.

Per farlo però toccherà superare le eventuali reticenze dei colleghi disposti a firmare la mozione per poi approvarla una volta giunta in aula, quando di voti ne serviranno ventisette.  Le prossime quarantotto ore potrebbero essere quelle decisive per capire quante possibilità ci siano affinchè la mozione di sfiducia arrivi in aula.

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