Sfiducia. Burrascano (Megafono) spiega perchè contrario

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In relazione alle dichiarazioni politiche – Sfiducia sì, Sfiducia no- venute alla ribalta nelle cronache riportate dalla stampa negli ultimi giorni, il Consigliere Comunale Angelo Burrascano, Capogruppo del Megafono – Lista Crocetta, rilascia una sua riflessione-dichiarazione:

“Negli ultimi giorni diversi esponenti politici sono intervenuti sulla vicenda Messina con una certa superficialità. A partire da una mozione di sfiducia di cui, come spesso accade, tutti parlano ma nessuno ne valuta le sue effettive ripercussioni e conseguenze per una città già in sofferenza economico-sociale.

Messina non ha bisogno di un Commissario, nè di una gestione distante dagli interessi del territorio. Ecco perché la mozione di sfiducia,senza un serio progetto politico, non può certo rappresentare, di per sé , una soluzione ai problemi dei messinesi ma solo delle dichiarazioni buttate lì proprio da chi, nella realtà, non intende affatto costruire percorsi condivisi.

Da Capogruppo Consiliare di una forza politica che, piaccia o non piaccia, ha raccolto con 11,309 voti il 10,53% dei consensi alle ultime elezioni cittadine, ritengo “irrispettose” queste fughe in avanti di esponenti di partiti come il PD o Democratici Riformisti in assenza di confronti o dibattiti che più che guardare all’area di appartenenza sembrano fare l’occhiolino a componenti di altri schieramenti.

L’ingresso, ad esempio, del NCD nell’area del Governo Regionale non può essere solo il tentativo di sommare sigle appena sdoganate a Palermo da manovre di Palazzo.

Va riaperto il dialogo tra forze politiche e, prima di ogni altra cosa, con la città.

Il sottoscritto si rifiuta di adeguarsi supinamente a decisioni calate dall’alto o avallate da qualche salotto buono i cui temi caldi che ci hanno visto negativamente alla ribalta nazionale non siano centrali.

Qui non è più possibile partire da nomi dei papabili sindaci e dal sottogoverno – cosa che sembra essere l’unica preoccupazione di molti – ma va riportato al centro del dibattito la mole di difficoltà in cui annaspa la città.

Senza questa pregiudiziale, senza un progetto serio e condiviso con i cittadini, il Megafono, che io rappresento in seno al Consiglio, non potrà sedersi a nessun tavolo ne pensare di consegnare la città all’ennesimo Commissario”.

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