Quello che potrebbe essere il suo ultimo giorno da Sindaco, Renato Accorinti lo sta vivendo con assoluta serenità. Lo ammette lui stesso ai nostri microfoni, poco dopo aver raggiunto Palazzo Zanca. “Dopo tutto quello che ho fatto per la città, lavorando giorno e notte, non potrebbe essere altrimenti – spiega – non ho mai preso accordi sottobanco con nessuno, nel nome del cambio della politica. Fare questo significa già aver vinto, non sono preoccupato per niente”.
Il primo cittadino, quindi, si avvicina con tranquillità alla resa dei conti. Questo pomeriggio il Consiglio comunale si pronuncerà sulla mozione di sfiducia e, qualora si raggiungessero 27 voti favorevoli, l’attuale amministrazione andrebbe a casa. “Se perdiamo numericamente – precisa Accorinti – toccherà alla gente valutare ciò che è stato fatto, molti cittadini si sono dimostrati contrari. D’altronde un Sindaco va sfiduciato per fatti gravi, mi fa piacere che la gente se ne renda conto, ci dev’essere questa partecipazione della piazza, a prescindere dalle opinioni politiche”.
Intanto, si lavora a fari spenti per rimodulare la Giunta. Tra i probabili ingressi c’è quello di Federico Alagna, componente di Cambiamo Messina dal Basso che avrebbe ricevuto maggiore gradimento del consigliere Ivana Risitano. Una mossa che andrebbe in porto qualora l’attuale assessore alla Cultura Daniela Ursino dovesse lasciare la sede municipale. La poltrona di Luca Eller potrebbe, invece, essere sostituita da un professore universitario (il nome ventilato è quello di Dario Latella, ma non c’è alcuna certezza al momento).
Manovre attualmente congelate in attesa del verdetto sulla sfiducia che questa sera darà il Consiglio comunale sfiducia. Sul tema, ovviamente, Accorinti tiene la bocca cucita. “In questo momento non ha senso parlare del futuro – precisa – se stasera finisce tutto andiamo a casa. Non è ancora pronta una rimodulazione delle deleghe, nei prossimi giorni , eventualmente, si prenderanno delle decisioni”.
Andrea Castorina
Antonio Macauda
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