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Servizi Sociali. Replica della Fp Cgil al M5S

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fpcgilLa Fp Cgil replica al Movimento 5 Stelle il quale, ieri, ha dichiarato che la soluzione per tamponare il declino dei servizi sociali esiste: «Spiace constatare — dichiara il sindacato — che chi si candida a guidare la nostra città denunci “incompetenza del Dipartimento dei Servizi Sociali». La Fp Cgil definisce “approssimativo” il quadro dei Servizi Sociali delineato dalla candidata a Sindaco del Movimento 5 stelle. «II Dipartimento — spiega in una nota il sindacato —,  rispetto ai tempi dell’Istituzione ai servizi sociali, ha subito una drastica riduzione del personale pari al 50%. Non possiamo fare a meno di sottolineare che presso l’Istituzione operavano un consiglio di Amministrazione, un Direttore Generale e un Ragioniere Generale. Al Dipartimento servizi sociali, in questi ultimi anni, sono transitati più dirigenti che navi sullo Stretto di Messina. Attualmente, esso è guidato da un Dirigente che ha la responsabilità di ben 4 Dipartimenti: Pubblica Istruzione, Servizi sociali, Sport Spettacoli e Turismo e Impianti Sportivi, Biblioteca e Archivio Storico. A ciò si aggiunge che il personale del Dipartimento è composto anche da precari che hanno avuto ridotto l’orario a 18 ore. Ingeneroso da parte dell’ex Assessore Caroniti non dare alcun merito all’Assessore Pinella Aliberti (contestatissima dalla FP CGIL e dai lavoratori per molti aspetti oscuri sulla gestione dei servizi sociali), che non ha potuto portare a termine la 328 a causa delle note dimissioni richieste dall’ex Sindaco Buzzanca. Lavoro realizzato dall’Assessore Caroniti grazie all’apporto di quel gruppo di lavoro, che non è altro che il personale dei servizi sociali. Per il resto, siamo costretti, purtroppo a concordare con Caroniti sul fatto che è da incompetenti affermare che le somme di pertinenza del Distretto 26, già approvate dalla Regione Siciliana, ferme da otto anni e destinate per tutto il Distretto sanitario, possano essere destinate per le richieste contingenti del Comune di Messina. La soluzione proposta dal Movimento 5 Stelle potrebbe essere ipotizzata solo in futuro, in caso di dissesto del Comune ma non nell’immediato e soltanto sulla prossima e nuova riprogrammazione dei fondi della 328, con i tempi (lunghissimi) di approvazione del piano e con risorse che certamente non potranno soddisfare i bisogni dei cittadini messinesi. E anche qualora si giungesse a questa soluzione, essa non potrebbe garantire i livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori, in quanto si tratta di una legge che mira ad implementare i servizi sociali già esistenti.

La verità è che chi ha amministrato la nostra città in questi anni è stato incapace di reperire delle risorse per finanziare i servizi sociali. Il Comune di Catania, per citare un solo esempio, per il servizio di trasporto e assistenza igienico-sanitaria dei disabili nelle scuole materne, elementari e medie inferiori è finanziato da un contributo del Ministero della Pubblica Istruzione. A Messina, questi servizi sono garantiti dalle casse comunali». «La nostra città — continua il sindacato — ha addirittura perso i finanziamenti per gli asili nido e del servizio di assistenza domiciliare agli anziani. La politica messinese ha tirato a campare, utilizzando quelle risorse che derivano dai trasferimenti nazionali e regionali che negli anni sono venute meno a causa dei tagli lineari al sistema delle autonomie locali. Stupisce, infine, che nel comunicato del Movimenti 5 Stelle non si sia spesa una sola frase in merito all’ingerenza della politica sulla gestione dei servizi sociali, gettando strali su un Dipartimento fatto di lavoratori e precari. Politica contro la quale si sono scagliati violentemente negli ultimi anni la Fp Cgil e i lavoratori. Se il problema è da ricercarsi nei lavoratori del Dipartimento Servizi Sociali — conclude il sindacato —, la portavoce candidata a sindaco è ben lontana dalla verità. La Fp Cgil è disponibile, come lo è stata nei giorni scorsi, ad un pubblico confronto con la candidata Saija».

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