“Adesso comincia una nuova storia: quartiere per quartiere lavoreremo per gli ultimi e i bambini”. E’ quanto dichiarava alla città Renato Accorinti nel suo primo giorno da sindaco. Questo è solo uno stralcio del lungo discorso rivolto dal primo cittadino alle migliaia di messinesi accorsi a Palazzo Zanca nel giugno del 2013. Un monologo che Angela Rizzo, ex esperta comunale per le attività sociali, ricorda quasi a memoria provando un senso di delusione per i tanti obiettivi previsti dal programma elettorale e mai portati al termine dall’amministrazione.
Angela Rizzo si sofferma sul delicato settore dei servizi sociali, tornato alla ribalta negli ultimi giorni in seguito alla confusionaria vicenda che vede protagonista l’assessore Nino Mantineo. Il componente della Giunta con delega alle Politiche Sociali la scorsa settimana aveva inviato una dettagliata lettera a sindaco e colleghi assessori con cui denunciava l’impossibilità di proseguire il suo mandato. Da quel giorno si attende la decisione del sindaco Accorinti chiamato a confermare o revocare le dimissioni forse richieste (tra le righe) dallo stesso Mantineo.
“Nel campo dei servizi sociali -spiega Angela Rizzo – tutto è continuato come prima, anzi peggio di prima. Ne sono testimoni Donatella Sindoni e la Commissione consiliare che si occupa del settore, per precisa volontà del suo assessore che, addirittura, è arrivato ad affermare che l’introduzione dei voucher, l’atto più rivoluzionario del suo programma, era soltanto un refuso e ciò nel suo più assoluto silenzio. E non può dire che non lo sapeva – precisa Rizzo – perché io come sua esperta l’ho costantemente informata. Dalla stampa apprendiamo che lei si è preso qualche giorno per riflettere, si fa per dire perché ci sembra di assistere più ad una farsa da politicante che ad oculate procedure politico-amministrative, sul destino del suo assessore”.
A questo punto Angela Rizzo rinfresca la memoria ai vertici della politica locale tirando fuori due note inviate al sindaco con cui già un anno fa denunciava le mancanze dell’amministrazione verso un settore altamente delicato. “Dalle mie lettere – spiega – si evince chiaramente che gli uffici hanno eseguito soltanto quanto disposto dalla sua Giunta. Pertanto quanto sostenuto dal suo assessore è solo aria fritta”. Nel dettaglio, lo scorso 28 gennaio, Angela Rizzo stigmatizzava l’atteggiamento di Nino Mantineo che “aveva sposato la politica portata avanti dagli amministratori precedenti, tradendo la lettera e lo spirito del movimento Messina dal basso”.
E pochi mesi dopo con un’altra lettera indirizzata al sindaco, Angela Rizzo sottolineava l’assoluta distanza tra i programmi elettorali iniziali e la reale gestione dei servizi sociali. “Facendo parte della Consulta – scriveva al sindaco l’11 agosto 2014 – ed esaminando la programmazione dei servizi sociali dell’amministrazione comunale, valida negli obiettivi proposti, disastrosa nei modi di gestione, perché, pedissequamente, ripropone il sistema di appalto, tra spese comprimibili e spese non comprimibili, facendo il gioco delle Cooperative e continuando a pagare il vuoto per pieno, ho dovuto, purtroppo constatare che venivano disattese le sue formali dichiarazioni di cambiamento, nella conduzione e gestione dei Servizi Sociali, che dovrebbe costituire il fiore all’occhiello di un’amministrazione come la sua”. Angela Rizzo puntava il dito contro la gestione di Casa Serena, delle mense dei poveri, dei senzatetto e dei cittadini più disagiati.
Angela Rizzo nel corso della sua collaborazione con Accorinti aveva più volte fatto suonare dei campanelli dall’allarme nella testa di chi gestisce il comparto sociale cittadino. Inviti e segnalazioni evidentemente mai raccolti dai diretti interessati. Da ex esperta, Angela Rizzo ripercorre tutta la vicenda e sottolinea il mancato cambiamento di una città che adesso ha bisogno di certezze, soprattutto in settori delicati che vedono protagonisti anziani, minori e disabili.
Andrea Castorina
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