I venti di rivoluzione e cambiamento possono aspettare, meglio affidarsi al caro vecchio sistema delle proroghe, perchè in fin dei conti i servizi sociali non possono fermarsi.
Ancora non ci sono le condizioni per poter cambiare rotta, il Bilancio Previsionale 2016 dev’essere ancora approvato dal consiglio comunale, quindi è assolutamente impossibile fare dei nuovi bandi ed espletare nuove gare, procedimento che richiede mesi. Sui servizi sociali si continua a navigare a vista, l’amministrazione comunale il 28 ottobre scorso, ha dato il via all’ennesima proroga, l’undicesima, per tutti i servizi che dunque potranno continuare ad andare avanti, almeno fino al prossimo 30 novembre.
Dall’assistenza agli anziani, al trasporto dei ragazzi disabili nelle scuole passando per i Centri di Aggregazione Giovanile, tutti resteranno attaccati al respiratore automatico della proroga, anche se lo scenario non sembra convincere proprio nessuno, dai sindacati ai lavoratori.
I soldi in cassa sono inferiori rispetto al recente passato, l’amministrazione stessa ha optato per una diminuzione delle ore, ma per le prossime settimane a coprire i servizi saranno le stesse cooperative sempre agli stessi costi, con la prospettiva che i fondi finiscano prima con tutte le ovvie conseguenze.
Una situazione d’emergenza che però è diventata prassi, perchè il panorama non è molto diverso rispetto a dodici mesi fa. Anche allora si era in attesa dell’approvazione del bilancio 2015, così l’amministrazione optò per una maxi-proroga che servì a non far sospendere i servizi: nulla di nuovo insomma.
Sotto il profilo politico, molto presto i cori di protesta torneranno a farsi sentire dalle parti di Palazzo Zanca, l’assessore al bilancio Luca Eller continua a mostrare calma e sicurezza, ma i sindacati rimangono ancorati sulla necessità di non diminuire le ore di lavoro. La strada verso il cambiamento dei servizi sociali sembra davvero in salita.
(232)