Scuola Politica ‘Sarà bellissima’ interviene sul caso ‘gettonopoli’ al Comune di Messina:
“Ventesimo giorno di sete. Oggi potrebbe terminare la posa dei tubi flessibili. Nel weekend l’atteso ritorno alla normalità dopo appena tre settimane dall’inizio della crisi.
Dopo giorni di tregenda tra Amam che alza un crucifige sine materia verso il sindaco di Calatabiano. Il primo cittadino del comune catanese Intelisano che replica per le rime. La partecipata che si zittisce.
Rimane la vergogna che tutto è generato dalla solita grottesca latitanza di una rappresentanza politica cittadina senza qualità, inefficiente, senza dignità, che invece di essere presente ai lavori come priorità da risolvere, occupa le stanze in compagnia di Ghandi.
Ma i messinesi, prima che superino un’emergenza, prima che abbiano il tempo di riabituarsi ad una noiosa quotidianità, sono travolti dalla marea di fango di Gettonopoli.
Immaginiamo come il sindaco pavone gonfi il petto e faccia la ruota. Immaginiamo come gli accoliti oligofrenici si abbandonino a danze orgiastiche per una misura restrittiva per 12 persone e avviso di garanzia per altre 23. Ma sindaco e suoi fedelissimi dovrebbero piuttosto prendere atto del fallimento della politica della rivoluzione. Politica del non governo, della improvvisazione, della incapacità e della assoluta inadeguatezza a governare la tredicesima città d’Italia.
Un’accozzaglia di duri e puri in continuità con la vecchia politica dei partiti che hanno tenuto in vita questa sorta di circo delle meraviglie. Il potere giuridico è sempre sostitutivo del vuoto politico. Una banda di festanti dovrebbe tacere di fronte alla mortificazione della democrazia commissariata nell’esercizio della res pubblica da gendarmi che fanno firmare e giurare consiglieri all’ingresso e a partecipazione a dibattito politico.
Non credano i plaudenti che la vicenda giudiziaria assolva la Giunta, cui corre obbligo di indirizzo e controllo attraverso Segreteria Generale e Ufficio di Gabinetto. I tempi di risposta della Giustizia sono lunghi ma inesorabilmente efficaci e come oggi emergono le magagne di ieri, anche domani certamente la stessa giustizia metterà il naso nella amministrazione attuale di ATM, Cooperative dei Servizi Sociali funambolismi con i numeri di bilancio, AMAM.
Resta l’urgenza di una assoluta inversione di tendenza fosse anche imposta da un commissariamento rigoroso e competente. E al più presto ricelebrare democratici Vespri.
La parola dunque torni al popolo. Si tengano elezioni comunali anticipate e che la fiction finisca qui.”
Il Coordinatore: Gianfranco Minuti
Il Portavoce: Pietro Grioli
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