Non si placano le polemiche in seguito alla manifestazione che si è tenuta lo scorso sabato a sostegno dell’amministrazione Accorinti.
Per la coordinatrice cittadina di Scuola Politica, Chiara Sterrantino, l’evento di piazza dell’Unione Europea per il primo cittadino si è rivelato un boomerang: “A metà febbraio sarà discussa la sfiducia, ma siamo tuttora molto scettici che passi: in questo Consiglio comunale ci sono vigliaccheria e tornacontismo in percentuali massicce, ovviamente travestiti da mille “giuste” cause che in questi ultimi giorni hanno costellato le più fantasiose motivazioni per non firmare e a non votare la mozione. Il Sindaco ha reagito con l’ennesimo atto di megalomania: una lettera alla città per rivendicare – a parole – i risultati che non ha portato, omettendo i punti del suo faraonico programma rimasti sulla carta, mettendo in campo i propri sostenitori che stanno raccogliendo le firme per presentare una mozione di sfiducia al Consiglio comunale. Un gesto puerile a cui si è accompagnato un sit-in che, secondo i suoi agit- prop, avrebbe dovuto rappresentare la reazione di tutta la città per difendere il suo sindaco; invece si è ridotto a un raduno di qualche centinaio di arrabbiati accorintiani della prima ora: la città ha risposto ad Accorinti: ha disertato il sit-in. Un boomerang per il sindaco. Una sconfitta personale. Ma soprattutto un atto politico di sfiducia dei messinesi chiaro ed eloquente. Vedremo se il Consiglio comunale sarà capace di raccogliere questa sfiducia ormai diffusa in gran parte delle famiglie e degli strati sociali della nostra città e farla propria”.
L ‘esponente del movimento fondato da Carmelo Briguglio, traccia l’ennesimo bilancio negativo dell’operato dell’amministrazione Accorinti: “Molti dimenticano e altri vogliono fare dimenticare un primo dato: Renato Accorinti si avvia a completare il quarto anno di mandato. Quattro anni sono un lungo periodo di governo che caratterizza una città, la forgia: la Messina accorintiana non brilla per alcunché, solo tantissimi problemi irrisolti codificati dall’essere governati da un primo cittadino in fondo alla graduatoria nazionale dei sindaci. Le grandi prove invece hanno dovuto sostenerle i messinesi: sommersi dall’immondizia e dal fetore, senza acqua per lunghi giorni e allagati alle prime piogge, con le strade dissestate e al buio, con le scuole lasciate al gelo; una città derisa, umiliata, sprofondata agli ultimi posti nelle classifiche di vivibilità, abbandonata dai suoi giovani che la lasciano in cerca di un futuro incerto altrove. In questo scenario deprimente una minoranza di Consiglieri ( assenti alcuni di centrodestra, perché ?) – con grande fatica racimola le firme necessarie su una mozione di sfiducia: un messaggio di liberazione da ogni complicità con Accorinti, un segnale di opposizione finora esercitata realmente solo da qualcuno, una denuncia finalmente chiara del fallimento amministrativo di questo sindaco e di questa giunta”.
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