Tra le tante emergenze che l’amministrazione comunale deve affrontare, in tema di sicurezza nelle scuole, c’è quella del plesso di Mili S.Pietro, chiuso dallo scorso aprile per un incendio e mai più riaperta. Ieri i genitori degli alunni che frequentano l’istituto hanno protestato a Palazzo Zanca partecipando a una conferenza stampa indetta da venti consiglieri comunali.
Tutto parte dal mancato inserimento del progetto per la ristrutturazione della scuola all’interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Le accuse al lavoro della Giunta non sono mancate con il consigliere Nino Interdonato che ha parlato di scarso interesse mentre Franco Mondello ha invece puntato il dito contro gli impegni non onorati”.
Ma l’assessore alla Manutenzione degli Immobili Comunali Sebastiano Pino non ci sta e affida la replica ad una nota stampa.
“Sostenere che l’amministrazione non ha voluto affrontare la situazione della scuola di Mili San Pietro non corrisponde al vero – spiega Pino -. La realtà è che con le risorse economiche in atto disponibili l’amministrazione è stata costretta a fare delle scelte. Con i 400mila euro, recentemente recuperati all’interno del bilancio comunale si è scelto di completare la messa in sicurezza e rifacimento intonaci delle 18 scuole oggetto di verifiche, affidare i lavori per l’impermeabilizzazione del tetto di 8 scuole e dotare di risorse altri due contratti aperti per impiantistica e manutenzione ordinaria”.
“Quindi – continua l’assessore – destinare risorse dell’anno 2016 per la scuola di Mili San Pietro avrebbe comportato la sicura chiusura di altre scuole e non poter garantire quei lavori necessari per la messa in funzione degli impianti di riscaldamento”.
“In Consiglio comunale, il 5 dicembre scorso – spiega la nota – è stato preso formale impegno a recuperare, già nel 2016, dal fondo di rotazione le risorse necessarie per la progettazione esecutiva per la riparazione della scuola di Mili San Pietro, ciò consentirà di affidare i lavori nei primi mesi del 2017. Si stanno valutando alcune ipotesi per ripartire le risorse economiche al momento disponibili nel bilancio 2017, per dare risposte concrete alle priorità in campo che riguardano le scuole attualmente chiuse e cioè la Pajno di Gravitelli, la Castronovo di Bordonaro e la scuola di Mili S. Pietro. Questo è il ragionamento che in tutta trasparenza e chiarezza è stato fatto. Disconoscere la realtà con spinte in avanti per intestarsi meriti non serve a nessuno e determina un dannoso disorientamento nell’opinione pubblica”.
“Gli Uffici Comunali – conclude la nota – sono impegnati in una programmazione sia per gli aspetti legati alla manutenzione corrente, che purtroppo in questi anni non è stata effettuata per la nota mancanza di risorse, sia per i nuovi interventi nell’edilizia scolastica previsti nel Masterplan. Com’è noto nel ‘Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana’ sono previste risorse importanti per l’edilizia scolastica, che dimostrano la volontà dell’Amministrazione di imprimere una svolta positiva in questo settore. Un riconoscimento importante è arrivato nei giorni scorsi dalla “Struttura di missione per l’edilizia scolastica” presso “Italiasicura”, l’agenzia governativa dedicata alla prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, che ha indicato come “buona prassi”, la scelta del Comune di Messina di inserire la cosiddetta “clausola di privilegio” per la destinazione delle economie di tutto il programma a progetti e interventi per l’edilizia scolastica.
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