Sembra davvero una corsa contro il tempo quella che riguarda la scuola elementare di Mili San Pietro, chiusa dallo scorso mese di aprile per via di un incendio doloso. Da quel giorno, i quarantacinque piccoli alunni fanno lezione nella scuola elementare di Larderia Inferiore, ma sul futuro dell’istituto di Mili tira davvero una brutta aria.
Il rischio di una chiusura definitiva è davvero concreto e potrebbe diventare realtà se, entro il prossimo mese di febbraio, la dirigente scolastica non avrà certezze sulla riapertura, anche solo parziale, del plesso. A quel punto la preside non può fare altro che invalidare tutte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, sentenziando la chiusura definitiva della scuola che sarebbe decretata dal Ministero.
La questione recentemente è approdata tra i banchi del consiglio comunale, con l’emendamento presentato da Franco Mondello (Centristi per la Sicilia) che insieme ad altri diciannove colleghi di entrambi gli schieramenti, ha chiesto che partisse il progetto di 15mila euro per procedere ai primi interventi necessari per la riapertura del plesso, visto che per i lavori complessivi di euro ne servirebbero circa 370mila.
L’emendamento è stato poi ritirato per l’assenza del progetto esecutivo, mentre l’amministrazione già due settimane fa aveva assunto l’impegno di attenzionare il caso.
Ad oggi però non ci sono riscontri, così Mondello e gli altri consiglieri (come Daniela Faranda, Nino Interdonato, Mario Rizzo, Mariella Perrone, Giuseppe Santalco, Fabrizio Sottile, Nicola Cucinotta e Libero Gioveni) denunciano l’immobilismo della Giunta che all’interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, non aveva destinato un solo euro alla scuola di Mili: “Già ad aprile l’amministrazione si era impegnata a reperire tutte le somme necessarie per la ristrutturazione della scuola – ha dichiarato Mondello – peccato che nel Piano Triennale e in quello Annuale delle Opere Pubbliche non vi fosse traccia della scuola elementare di Mili. Per questo motivo io e altri colleghi abbiamo chiesto una relazione dettagliata al dipartimento e ciò è stato fatto, il dirigente aveva dato parere positivo ma durante la seduta consiliare di due settimane fa, il parere è diventato negativo per via dell’assenza del progetto esecutivo. Tutto questo non è un problema del consiglio comunale ma dell’amministrazione comunale, ad oggi gli impegni assunti dalla Giunta non sono stati onorati perché non è stato dato alcun incarico all’interno del Comune affinchè questo progetto esecutivo venga realizzato”.
Ben precise le accuse lanciate dal vicepresidente del consiglio comunale, Nino Interdonato: “Io non credo che l’amministrazione comunale si sia dimenticata della scuola di Mili, semplicemente non è un argomento che interessa e questo è molto più grave. Io il 19 luglio scorso inviai un’interrogazione per sapere cosa ne sarebbe stato dell’istituto dopo l’incendio di pochi mesi prima: ancora aspetto di conoscere la risposta”.
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