È ancora scontro in Consiglio Comunale. Al centro del dibattito, l’approvazione del bilancio consuntivo 2020, saltata più volte e rimandata a oggi, quando alle 11.30 l’Aula tornerà a riunirsi. Nell’ultima Seduta il vicesindaco Carlotta Previti ha abbandonato i lavori accusando i consiglieri di strumentalizzare la delibera, oggi si torna tra i banchi, ma l’Amministrazione non ci sarà.
Cos’è successo? In soldoni, il Consiglio Comunale non ha approvato il bilancio consuntivo 2020 entro il termine richiesto dalla Giunta del 31 dicembre 2021. Ora la scadenza è un’altra, quella del 10 gennaio. Se l’Aula non lo approverà per lunedì ci sarà lo scioglimento del Consiglio Comunale. Dopo due sedute andate a vuoto, oggi ci si riunirà di nuovo. Vediamo quali sono le posizioni principali.
Il vicesindaco Previti: «Se approvate il rendiconto è solo perché altrimenti ci sarà lo scioglimento del Consiglio Comunale»
La prima a intervenire sulla questione è stata il vicesindaco Carlotta Previti, che ha accusato il Consiglio Comunale di «strumentalizzare» la delibera per questioni politiche: «Questa delibera – ha esordito – è stata trasmessa per la trattazione in Consiglio l’1 dicembre 2021 ed è stato richiesto per ben due volte che venisse trattata entro la fine dell’anno 2021 per consentire all’Amministrazione di poter fare la necessaria variazione di bilancio per applicare l’avanzo che sarebbe stato destinato a coprire degli interventi inseriti nella programmazione per un ammontare di oltre 10 milioni di euro». Senza l’approvazione del rendiconto, ha sottolineato l’assessore al Bilancio, tali interventi non saranno possibili.
Il vicesindaco ha allora proseguito: «Per quanto riguarda le motivazioni che hanno impedito a quest’aula di trattare il rendiconto, mi sono sconosciute. Non capisco perché l’aula si sia rifiutata di votare un atto così importante. Importante perché intanto il rendiconto è una fotografia di quello che è stato effettuato e che restituisce un dato: se le previsioni elencate nel bilancio previsionale sono state rispettate o meno. Però, mi chiedo, questa fotografia che non è emendabile, che non è modificabile, che differenza fa per voi approvarla entro il 31 o entro i tempi dati dal commissario che verrà, dalla Regione l’11 gennaio? L’atto è quello, avreste potuto approvarlo e consentire all’Amministrazione di poter applicare l’avanzo e finanziare i cantieri. E invece no, non l’avete fatto, però osserverete i tempi indicati l’11. Pertanto se voi adesso approvate quest’atto è soltanto perché altrimenti ci sarà lo scioglimento del Consiglio Comunale».
Detto questo, l’assessore e vicesindaco Carlotta Previti ha annunciato che l’Amministrazione non sarà presente al momento della votazione e ha abbandonato l’Aula. A questo gesto è seguita una precisazione da parte del vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Nino Interdonato: «Nella Seduta del 31 dicembre, né il vicesindaco né nessun consigliere ha chiesto, quando il presidente ha sospeso per aggiornare i lavori, la trattazione nella Seduta del 31/12. In quella stessa seduta il vicesindaco, che era presente, avrebbe potuto chiedere di prolungare i lavori per la trattazione del rendiconto. Questa richiesta non è stata fatta.
Il gruppo misto: «Non parteciperemo ai lavori sul consuntivo»
A prendere le parti dell’Amministrazione, i consiglieri del Gruppo Misto Nello Pergolizzi, Serena Giannetto e Francesco Cipolla, che in una nota hanno precisato: «La mancata approvazione della delibera entro il 31 dicembre 2021, ha precluso, di fatto, la possibilità di applicare l’avanzo di gestione destinato e vincolato, per un importo totale di oltre 12 milioni di euro destinato al finanziamento di opere pubbliche di fondamentale importanza che la città aspetta da tempo».
Di quali opere pubbliche si sta parlando? Ad elencarle sono i tre consiglieri del Gruppo Misto. Si tratta del completamento degli interventi di riqualificazione per gli impianti di pubblica illuminazione nella IV, V e VI circoscrizione; di opere infrastrutturali di completamento relativamente agli impianti di rete fognaria in diverse zone della città; dell’impianto di climatizzazione nella struttura del Palarescifina; i interventi di ripristino e decoro del cimitero centrale, di quelli suburbani e l’ampliamento del cimitero di Pezzolo; dell’adeguamento delle rampe Giostra ed Annunziata.
Come il vicesindaco Previti, Pergolizzi, Giannetto e Cipolla hanno quindi abbandonato l’Aula e annunciato che non parteciperanno ad ulteriori Sedute riguardanti il bilancio consuntivo del 2020.
Il PD: «Non siamo noi a giocare sulla pelle della città»
A commentare la vicenda, dall’altro lato della barricata, i consiglieri comunali del PD Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo: «Oggi (ieri, ndr) era stato fissato il Consiglio comunale per discutere e votare il Bilancio consuntivo 2020, dopo che nella seduta del 31 dicembre u.s. si sono votate delibere che scadevano nella stessa data, vale a dire svariati debiti fuori bilancio e due ratifiche di variazioni di bilancio. È successo che subito dopo una inspiegabile dichiarazione dell’Assessora al Bilancio, Previti, che più volte non ha partecipato alla relativa commissione dedicata alla discussione sul consuntivo 2020, che avrebbe abbandonato l’aula senza nemmeno spiegare la delibera, gli stessi consiglieri del gruppo misto che appoggiano il Sindaco, sono immediatamente usciti dall’aula con l’evidente plateale scopo di far cadere il numero legale, e sono riusciti nel loro intento. Ciò ha impedito, anche alla ripresa dei lavori nell’ora successiva, che si discutesse e votasse il bilancio consuntivo 2020 tanto richiesto come atto urgente dal Sindaco De Luca».
«Chi gioca sulla pelle della città – affermano i consiglieri del Partito Democratico – non sono certo in consiglieri comunali presenti in Aula, anche dopo la seconda chiamata, come il gruppo del Pd, interamente presente (tranne il presidente Cardile per motivi di salute), ma gli stessi consiglieri a diretta dipendenza delle direttive del Primo cittadino, i quali a parole hanno stigmatizzato la mancata approvazione del bilancio e di fatto l’hanno impedita; formulando anche a verbale la grave dichiarazione che non sarebbero mai più tornati in aula se non dopo la scadenza del termine di approvazione del consuntivo 2020, qualora non approvato dagli altri».
«Siamo stanchi – conclude il gruppo PD – di una ricostruzione a posteriori sistematicamente contraria alla verità dei fatti da parte del Sindaco, che esercita le sue funzioni solo su Facebook, e dei suoi sostenitori (assessori e consiglieri di riferimento), i quali – in stato di ebbrezza preelettorale – disegnano un quadro delle vicende comunali ad esclusivo loro uso e consumo».
(Foto di repertorio)
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