Lo scudocrociato fa il suo ritorno a Messina. Oggi, venerdì 4 marzo, l’ex assessore e consigliere comunale Salvatore Merlino, figlio dell’ex sindaco Giuseppe e responsabile provinciale della Democrazia Cristiana per Infrastrutture, trasporti e i collegamenti con le isole Eolie, ha annunciato la sua discesa in campo alle elezioni regionali nelle liste della Dc.
La scelta di Merlino, presentata con una conferenza stampa nella sala ovale del Comune, richiama senza dubbio al glorioso passato di quello che fu il primo partito politico italiano, ma è una mossa che arriva dopo alcuni anni di pausa per motivi familiari e lavorativi.
La Democrazia Cristiana a Messina candida Salvatore Merlino alle Regionali: «Un dovere per chi ci crede»
Cos’ha indotto Merlino a tornare in politica dopo questa assenza lunga 14 anni, dopo l’elezione nel 2008 a Messina nelle file del Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo? «Io – racconta – ho fatto la prima esperienza amministrativa ed elettorale nel 1990. A distanza di tanti anni, sì, c’è stato un attimo di partecipazione politica, ma oggi ci sono tutti i presupposti affinché la Democrazia Cristiana torni con questo nuovo simbolo. È un dovere, per chi ci crede, rimettersi al servizio per questa nuova iniziativa».
L’area politica di riferimento, nonostante l’ispirazione democristiana, resta però il centrodestra. «La Democrazia Cristiana si colloca, in questo momento, con un’apertura preferenziale nei confronti del centrodestra, ma non è un’apertura assoluta. È sempre un problema di confronto su programmi reali, più per un patto d’onore che dobbiamo presentare ai cittadini. Non importa chi sarà il presidente, l’importante è il programma».
Al centro della candidatura di Salvatore Merlino c’è l’impegno per Messina, con una proposta di bandiera: un Eco Park a Maregrosso, che possa «rigenerare zone degradate della città utilizzando fondi per la transizione ecologica». I fondi sarebbero quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), visti da Merlino come una grossa opportunità per investire sulla città, convincendo la Regione a includere l’Eco Park nella lista dei progetti da presentare al governo.
Per l’ex consigliere comunale quella dell’Eco Park è «una scommessa», perché si potrebbe «cogliere un’opportunità per la riqualificazione, la formazione e la creazione di spazi per tempo libero e cultura, da Maregrosso al Viale Europa, dove si potrebbe immaginare la realizzazione di un parco con gli spazi all’aperto per la fruizione del semplice passeggiare nel verde o per attività di esercizio fisico, ma anche il recupero di volumi, andando a demolire con criteri ecologici».
«Non deve essere – continua Merlino – tutto finalizzato al parco anzi, si dovrà creare, nel tempo, un intero quartiere eco-friendly, puntando sull’utilizzo di materiali ecosostenibili e non tossici per la realizzazione di altre strutture, aree pedonali e incentivazione degli spostamenti con auto elettriche e bici. Le fonti rinnovabili avranno in futuro un’importanza fondamentale per lo sviluppo di un contesto urbanistico innovativo e smart. Potrebbe nascere dunque il primo quartiere ecologico, dal quale poi ne potranno seguire altri».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche la segretaria comunale della Dc Rosalia Schirò e il vicesegretario comunale del partito Pippo Previti.
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