Le delibere a supporto della rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario in attuazione del Salva Messina saranno 31 e non 40, come inizialmente annunciato. A confermarlo è il Sindaco Cateno De Luca, a conclusione della riunione di Giunta, avvenuta ieri sera a Palazzo Zanca.
A questo punto rimane soltanto da discuterle e votarle in Consiglio comunale. La data di scadenza prefissata per questo passaggio è il 23 novembre.
Ai Consiglieri è data, quindi, appena una settimana per esaminare la documentazione relativa al provvedimento. Tempistiche non convincono il Movimento 5 Stelle, il cui timore è che non rimanga abbastanza tempo per effettuare eventuali modifiche alle delibere; il comitato civico MessinAccomuna ha, invece, sottolineato che la scadenza per la presentazione del piano di riequilibrio è fissata il 9 dicembre e che quindi la discussione si potrebbe prolungare ancora qualche giorno.
Le 31 delibere che verranno presentate in Consiglio comunale sono il risultato di intensi dibattiti con i sindacati, che hanno lavorato per la salvaguardia dei lavoratori delle società Partecipate: in particolare Atm e Amam.
La prima, secondo quanto discusso e concordato durante i tavoli tematici che si sono svolti nei scorsi giorni, verrebbe messa in liquidazione e sostituita con una nuova azienda pubblica, ma con indirizzo giuridico diverso dalla vecchia Azienda Trasporti Messina.
Anche Amam verrà liquidata a patto che i lavoratori vengano indirizzati in un percorso di stabilizzazione a cui l’Amministrazione si è dimostrata ben disposta.
La discussione delle 31 delibere di Giunta in Consiglio comunale, relative al Salva Messina, si svolgerà nei prossimi giorni a Palazzo Zanca e soltanto dopo sarà possibile capire davvero quale sarà il futuro della città.
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