Dopo la negazione della dichiarazione dello stato di emergenza, da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, non si conosce ancora quale sarà il passo successivo verso il risanamento a Messina: una “doccia fredda“, così l’ha definita il consigliere della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, perchè si era accesa la speranza che la situazione delle baracche potesse volgesse finalmente al termine.
«Bisogna dare merito al primo cittadino di averci provato, di aver scosso le coscienze e fatto ricordare che, a Messina, esiste il dramma delle baracche». Il Consigliere circoscrizionale esprime così la sua gratitudine verso il Sindaco De Luca, che ha portato la questione del risanamento a Messina sul tavolo della politica nazionale, durante il suo recente viaggio a Roma.
«Nelle scorse settimane in città si era scatenato il finimondo: la sindrome del rimanere senza casa, per chi abitava e ad oggi abita nelle baracche, non conosceva pause – ha raccontato Cacciotto nella sua nota. Un grosso polverone. Per giorni si sono succeduti incontri a Palazzo Zanca, con gli Assessorati competenti, per ascoltare come, da lì a breve, le cose sarebbero improvvisamente cambiate. Purtroppo il Governo ha fatto svegliare tutti. Il risanamento a Messina dovrà seguire il normale iter, è stato detto».
Ma Cacciotto non addossa la responsabilità di tutto sull’attuale Amministrazione: «È importante però invitarli ad una maggiore sobrietà, soprattutto sul tema scottante della casa. Ad oggi, ad esempio, per Camaro Sottomontagna, progetto che era già in dirittura d’arrivo, poco di concreto è stato fatto. Gli incontri, i confronti, i propositi vanno benissimo, ma chi ha l’onere ed onore di Amministrare, è chiamato ai risultati».
Fatti, anche da parte dell’organo regionale: è questo che chiede ora il consigliere Alessandro Cacciotto, per una delle zone più interessate dal fenomeno baracche (la Terza Circoscrizione). «La Regione Siciliana dia adesso il proprio contributo, non lasci da sola Messina, come più volte fatto. Sono sicuro che con la collaborazione Comune – Regione, si possano ottenere dei risultati importanti.
Rimanendo nell’ambito della Terza Circoscrizione, è necessario che l’Amministrazione, IACP, A.RIS.ME, si occupino, accanto al problema baracche, anche della bomba ecologica dell’area sbaraccata di Bisconte, oppure dell’incompiuto Parco Urbano S. Antonio e del progetto di copertura del torrente Bisconte, temi che sembrano essere stati messi in soffitta. La speranza è che, l’esperienza romana dello stato di emergenza, possa portare l’Amministrazione su risultati più realistici e meno propagandistici».
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