Messina deve fare i conti con l’ennesima crisi dei rifiuti, uno stato d’emergenza che puntualmente attanaglia la città ma che nelle ultime settimane è diventata una ‘insana’ normalità. Ormai non si contano più le denunce di consiglieri comunali o di circoscrizione, di associazioni o semplici cittadini che quotidianamente documentano lo stato in cui versa la città.
I marciapiedi sono invasi da montagne di rifiuti, insacchettati e non, che da giorni si trovano al di fuori dei cassonetti. Una situazione insostenibile, figlia degli ormai atavici problemi in cui versa il settore. Il caldo, inoltre, amplifica anche il cattivo odore, ma la speranza è che il problema situazione possa essere risolto prima che l’estate entri in scena prepotentemente, altrimenti l’emergenza sanitaria sarà totale.
Messinambiente, intanto, sta cercando di fronteggiare la situazione, i viaggi in discarica sono aumentati ma non sembra dare i risultati sperati, e questo fa capire come ormai la società di via Dogali si trascini stancamente dopo anni di liquidazione.
I mezzi sono vetusti e non possono garantire una risoluzione della crisi in tempi brevi, mentre il personale lavora sfiduciato trascinandosi dietro i dubbi del passaggio alla Messina Servizi Bene Comune.
C’erano anche alcuni lavoratori ieri in Consiglio comunale, in quella che si è rivelata solo l’ennesima tappa intermedia verso l’approvazione del contratto di servizio della nuova società. Tutti gli emendamenti (ben 26 all’inizio) sono stati discussi e votati, ma per il giudizio finale dell’aula toccherà aspettare la giornata di lunedì quando il civico consesso dovrebbe mettere il punto esclamativo su una delibera che si trascina stancamente tra mille dubbi e perplessità.
Lo stesso amministratore unico della Messina Servizi Bene Comune, Beniamino Ginatempo, ha lanciato una piccola stoccata all’indirizzo del Consiglio: “L’atto costitutivo della società è stato votato a metà febbraio, abbiamo dovuto aspettare 3 mesi affinchè l’Aula discutesse la delibera sul contratto di servizio. Una tempistica esagerata ed inspiegabile”.
Lunedì, quindi, la Messina Servizi Bene Comune potrebbe prendere definitivamente forma, il contratto chiarirà compiti e competenze di questa nuova realtà che per l’amministrazione rappresenta il primo passo verso la normalizzazione di un servizio che mostra evidenti lacune ormai da diversi anni.
Successivamente si potrà lavorare alla pubblicazione del bando per la nomina del direttore generale e al passaggio di una prima parte di dipendenti e mezzi. La città sta alla finestra, ma intanto deve fare i conti con una nuova interminabile emergenza.
Antonio Macauda
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