Anche il Ministero della Salute ha dato l’ok alla nuova rete ospedaliera siciliana, che tuttavia continua a non convincere soprattutto chi si trova ad occupare i banchi dell’opposizione all’interno dell’Ars. In particolare, il Movimento 5 Stelle torna a sottolineare come a recitare la parte dell’agnello sacrificale, siano i territorio dei Nebrodi e della provincia tirrenica.
Il deputato nazionale, Francesco D’Uva e quelli regionali, Alessio Villarosa e Valentina Zafarana, si soffermano soprattutto sulla situazione dell’ospedale Cutroni-Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto. I deputati grillini sono pronti a scrivere al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
L’intento è quello di porre fine agli ospedali riuniti “Barcellona-Milazzo” e trasformare il presidio barcellonese almeno in una struttura ospedaliera di base: “Il Presidio Ospedaliero di Barcellona PG sarebbe potuto restare tale attraverso il semplice mantenimento della Chirurgia e l’aggiunta dell’ortopedia. Invece con la sola geriatria e lungodegenza di fatto viene trasformato e ridotto in una casa di riposo per anziani. Il DEA Primo livello “Barcellona-Milazzo” di fatto è solo una finzione in quanto per il PO di Barcellona, non si ha nessun pronto soccorso, nessun reparto oltre medicina, Malattie infettive e geriatria, per il PO di Milazzo invece il DEA di primo livello non è immediatamente attivabile in quanto necessita la realizzazione dei seguenti reparti con i relativi posti letto e conseguenti adeguamenti strutturali e tecnologici: Neurologia ex novo per 12 PL, Pediatria ex novo per 8 PL, Terapia intensiva incremento di 3 posti letto, con maggiori spese per l’adeguamento agli standard previsti per legge. Sappiamo benissimo che questi soldi, ad oggi, non ci sono perciò perché continuare su questa strada prendendo in giro i cittadini?”.
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