L’associazione Reset del candidato sindaco Alessandro Tinaglia ha presentato questa mattina il “ME-Lab: La Città possibile”.
Queste le linee-guida del Me-Lab secondo Reset
“E’ il modello di sviluppo per Messina che contiene al suo interno le “azioni” alle quali abbiamo lavorato nei due anni che vanno dalla fondazione del movimento.
In un progetto che vede la città divenire il più grande laboratorio all’aperto del mondo nel campo della sperimentazione tecnologica, culturale, sociale ed economica il tema del lavoro riveste un ruolo assolutamente centrale.
Avendo scelto, però, come metodo quello del confronto con il territorio e con gli operatori dei diversi settori di competenza anche in questo caso vogliamo verificare la condivisione delle proposte elaborate.
Crediamo infatti che solo chi è a contatto con i problemi quotidiani possa darci l’esatta misura delle difficoltà che altrimenti rischieremmo presuntuosamente di ignorare.
La politica partitica ha dimostrato con i fatti di non volere liberare i messinesi dal bisogno, di non voler dare risposte chiare e di non avere interesse nel rendere liberi i cittadini poiché il lavoro o meglio il precariato è uno strumento fondamentale nella gestione del consenso.
Il Lavoro è stato per decenni e lo è ancora di più in questo momento storico strumento di ricatto e di “scambio”. Uno scambio che la città paga a caro prezzo poiché chi vende il proprio voto in cambio di promesse rinuncia la proprio diritto di cittadinanza.
Reset! dunque non vuole affrontare le singol3 vertenze ma dare risposte chiare a tutti i lavoratori di tutti i comparti, pubblico e privato.
La “Fabbrica del Lavoro” dunque è l’insieme di tutte quelle azioni che il comune dovrà attivare per creare le condizioni perché chi investe e scegli di restare a Messina trovi nel comune un partner e non un avversario.
Ecco di seguito le principali attività che la nostra amministrazione porrà in essere:
SBUROCRATIZZAZIONE E SNELLIMENTO PROCEDURE PER AVVIAMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Il Comune è divenuto negli anni il “primo” nemico dell’imprenditore, del commerciante e del lavoratore. Una burocrazia sterile ha bloccato attività sane e favorito attività inutili. Riformare la Burocrazia e le procedure relative all’avvio delle attività rappresenta il primo passo per ridare credibilità alla Città e fiducia a chi ha voglia e coraggio di investire denaro e/o lavoro a Messina. Il Comune, i dirigenti e tutti i dipendenti devono divenire “facilitatori”, ovviamente nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, dei processi produttivi e lavorativi. ME-Lab è anche questo.
COSTRUZIONE DI UN NUOVO MERCATO DELLE ENERGIE RINNOVABILI CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL FOTOVOLTAICO ED ALLE BIOMASSE
La scelta di puntare sulle energie rinnovabili oltre a definire una posizione chiara sullo sviluppo strategico di un territorio apre anche un’importare scenario rispetto alle politiche occupazionali. Scegliere il ME-Lab e l’economia verde (grenn economy) significa tramutare le caratteristiche ambientali della nostra terra in concrete opportunità di lavoro. ME-Lab, rispetto al tema del lavoro, scmmette principalmente su due tecnologie: il fotovoltaico di ultima generazione e le biomasse. Per tali tecnologie esistono svariate opportunità di finanziamento, regionale e statale.
“CONSORZI GREEN”
Valorizzazione degli Istituti Superiori “Cuppari” (Agrario) “Antonello” (Alberghiero) e “Caio Duilio” (Nautico)
Costruire “consorzi green” significa avviare un percorso economico, sociale e culturale determinante per Messina. I consorzi rappresentano l’opportunità per acquistare le tecnologie rinnovabili a prezzi più bassi. Pensiamo a tre principali tipologie di “Consorzi Green”.
1. Consorzio Pubblico Fotovoltaico: L’amministrazione avvierà una programmazione ed una progettazione organica degli interventi da attuare nei prossimi 5 anni sugli immobili di proprietà, anche in riferimento alle società partecipate, predisponendo un piano economico che evidenzi il valore degli investimenti e quello dei risparmi nel breve, medio e lungo periodo.
2. Consorzio Privato Fotovoltaico: I proprietari di fabbricati privati, pensiamo soprattutto ai condomini, si consorziaranno per acquistare ad un prezzo più basso gli impianti ottenendo un ulteriore risparmio rispetto allle agevolazioni previste.
3. Consorzio Privato Biomasse: I consorzi delle aziende agricole previsti dal ME-Lab già all’atto della loro costituzione prevederanno la realizzazione di impianti a biomasse di piccola dimensione (capaci di produrre fino a 90 KW). Tali impianti renderanno energeticamente autonomi i consorzi utilizzando per alimentarsi gli scarti derivanti dalla produzione agricola e dagli interventi di ingegneria ambientale previsti a difesa del territorio ed in alternativa a quelli di ingegneria “tradizionale”. La nascita dei “consorzi green” garantirà la nascita di migliaia di posti di lavoro nel campo dell’installazione degli impianti di energie rinnovabili che consentirà a numerosi operatori, oramai disoccupati, del settore edile di formarsi e ritagliarsi un nuovo spazio nel mondo del lavoro. L’amministrazione chiederà, proprio rispetto al tema della formazione professionale, un supporto ai Sindacati
I NUOVI LAVORI COLLEGATI ALLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUINICAZIONE
(ICT – INFORMATION and COMMUNICATIONS TECHNOLOGY):
Le immense opportunità lavorative fornite dalle nuove tecnologie non hanno trovato ancora a Messina una loro collocazione a parte alcune iniziative, anche eccellenti, realizzate grazie alla volonta dell’iniziativa individuale. Manca ancora oggi una cognizione seria dei risultati che possono provenire dall’applicazione dell’ICT. Parliamo delle occasioni di lavoro per tantissimi giovani che con un’adeguata formazione potrebbero trovare finalmente una collocazione nel mondo del lavoro. Ci riferiamo però anche a quelle opportunità che hanno le aziende in termini di promozione e gestione della propria attività. ME-Lab punta sull’innovazione ed il tema dell’ICT in tale ottica diviene centrale
RIPARTENZA E RIORGANIZZAZIONE DEL COMPARTO EDILE E DEL MERCATO IMMOBILIARE ATTRAVERSO LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO ED IL RECUPERO DEL TESSUTO EDILIZIO ABBANDONATO DEI VILLAGGI : Collegare l’attività agricola al recupero del patrimonio edilizio della corona storica dei villaggi apre uno scenario interessantissimo rispetto alla riconversione delle tante imprese edili cittadine, molte in difficoltà, verso il “riuso” e un’edilizia sostenibile. La creazione di posti di lavoro e di consorzi di aziende agricole darà, anche, l’occasione, oggi inimmaginabile, a molti di acquistare una casa di proprietà, in prossimità delle aziende ed a ridosso dei villaggi storici, a prezzi ridotti anche del 50% rispetto al costo medio di una casa nel centro cittadino. Si agevolerà, così, l’accesso al credito (mutui) e si rimetteranno in moto l’edilizia ed il mercato immobiliare favorendo il recupero dell’esistente, senza usare nuovo suolo, con il risultato di valorizzare il nostro territorio. A tali azioni va aggiunta la scelta di utilizzare, in luogo delle tecniche ingegneristiche tradizionali negli interventi a salvaguardia dal dissesto idrogeologico del territorio interventi di ingegneria ambientale che attraverso la piantumazione di alberi adeguati allo scopo, per caratteristiche e tipologia, consentono di mantenere inalterato l’habitat preesistente non “mummificando” le aree interessate dal dissesto. Tali interventi favoriscono il controllo diretto e continuativo del territorio e la sua promozione anche a fini turisti e sportivi
“GREEN SCHOOL” PER LE COSTRUZIONI:
Scuola per la costruzione ed il recupero con modalita’ sostenibili per la riconversione del patrimonio costruito e per le manovalanze. Nell’ottica della riduzione del consumo di suolo occorre riconvertire l’industria edilizia
NUOVI POSTI DI LAVORO ATRAVERSO IL RECUPERO DELLA TRADIZIONE AGRICOLA:
Negli anni con la colpevole inerzia delle amministrazioni locali che si sono succedute si è abbandonato un territorio unico al mondo per le valenze paesaggistiche e morfologiche. Su di una superficie comunale totale di 211 kmq, il 32% si presta ad essere inserito in un circuito che genera economia. Attraverso un’agricoltura di qualità e la riqualificazione dei vecchi borghi rurali e di interi villaggi oggi abbandonati si potranno recuperare villaggi abbandonati e creare serie e reali opportunità lavorative in tempi brevi. A tali attività va collegato l’utilizzo di energie rinnovabili che utilizzando sia gli scarti di produzione che eventuali suoi eccessi produrranno elettricità e calore tramite loa tecnologia delle biomasse. Ciò farà si che con investimenti minimi si potrà generare economia ma anche una sensibile diminuzione del rischio idrogeologico, attuando quella prevenzione tanto invocata. Laddove le recenti calamità hanno anche modificato e dissestato profondamente il territorio (circa l’11%) si deve attuare un ritorno all’ingegneria naturalistica per far si che utilizzando tecnologie differenti da quelle tradizionali attraverso l’utilizzo di cemento detti terreni possano tornare ad essere fruibili invece che essere “mummificati
NUOVI POSTI DI LAVORO ATTRAVERSO L’INDOTTO COLLEGATO ALLA CULTURA:
Troppo spesso in questi anni Messina ha scelto di ignorare le grandissime opportunità derivanti dall’indotto collegato all’industria cultrale. Il ME-Lab puntando a divenire il più grande laboratorio dell’innovazione, anche culturale, dell’area del Mediterraneo mira a valorizzare la grandissima tradizione culturale ed i numerosi personaggi della storia della Città. Recuperare le radici ed il senso di appartenenza significa stimolare la nascita di nuove attività che vedono nella cultura una vera opportunitàà di sviluppo anche economico e sociale. Il recupero di spazi abbandonati o la realizzazioni di nuove strutture da dedicare alla Cultura sono i primi punti da attuare.
MESSINA CITTA’ UNIVERSITARIA:
VALORIZZAZIONE E MESSA A SISTEMA DELLA RISORSA UNIVERSITA’
NUOVI MESTIERI COLLEGATI AL TURISMO, ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE ED ALL’ENOGASTRONOMIA: Attraverso la realizzazione della “Cartina Turistica Codificata” che consentirà la promozione dei prodotti enograstronomicvi e delle attività culturali e commerciali di Messina si crearanno nuove opportintà di lavoro sia nel campo, culturale, turistico e commerciale
NUOVA OCCUPAZIONE ATTRAVERSO L’INCENTIVAZIONE DI ATTIVITA’ COLLEGATE ALLA FRUIZIONE DEL MARE: LIDI, DIPORTISMO, ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE E SPORTIVE
Creazione di consorzi dei gestori dei lidi balneari per la creazione di un’economia turistica distante dalle iniziative individuali enon coordinate. La questione delle licenze e dei tempi assurdi necessari alla capitaneria per rilasciare le concessioni vanno affrontati dall’amministrazione di concerto con gli operatori. Stesso discorso vale per le attività e le limitazioni che troppo spesso sono divenute strumento per sanzionare e non certo per incentivare gli imprenditorei che investono e danno lavoro a tanti giovani messinesi anche nella stagione estiva. Il tutto nel rispetto delle necessità e dei diitti dei residenti. Non si può però parlare di turismo e poi agire per scoraggiare gli imprenditori ad investire in questo settore. Una città di mare deve offrire e consentire la fruizione del mare anche nel centro cittadino, pensiamo a via Don Blasco, a Maregrosso, al Ringo, etc…
NUOVI POSTI DI LAVORO ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI “ALBERGHI DIFFUSI”
Utilizzare i vani sfitti e con la partecipazione dei proprietari realizzare il primo albergo diffuso ME-Lab.
“COSTRUZIONE” DI CENTRI COMMERCIALI NATURALI
Con la partecipazione dei commercianti finanziare coem in altre parti in sicilia i Centri commerciali Naturali”
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