A poco più di un mese dagli Stati Generali il movimento politico Reset torna a invocare le dimissioni del sindaco Accorinti. Il rappresentante Alessandro Tinaglia analizza con un comunicato stampa le ultime vicende politiche e nel tirare le somme giudica inadeguata l’attuale amministrazione.
“Le ultime vicende – spiega Reset – partendo dall’inaccettabile delibera TARI passando dalla cartella esattoriale da 29 milioni fino al possibile rimpasto con la nomina di un tutor per il (Vice) Sindaco Signorino, rappresentano solo le ultime gaffe di un’amministrazione comunale completamente allo sbando. Inoltre, il ricorso al Tar vinto dai cittadini contro il Comune di Pozzallo determinando di fatto il blocco dei pagamenti della Tari comporterà la stessa situazione anche a Messina. Non è più, quindi, in discussione l’inadeguatezza dell’Amministrazione, poiché oramai conclamata, ma l’attaccamento di chi è stato delegato a fare gli interessi della Comunità e ne sta determinando solo la lenta agonia che porterà all’inevitabile fallimento”.
“Lasciamo agli attori irresponsabili in Consiglio Comunale, a quelli in Giunta, al Sindaco ed ai Partiti che da dietro ne muovono le fila, il palcoscenico di questa “farsa” che vede nei MESSINESI la sola ed unica vittima. Abbiamo aderito e sostenuto l’iniziativa degli Stati Generali perché, diversamente dal Sindaco, crediamo nella Città e nelle competenze dei Messinesi. Abbiamo partecipato convinti che non ci sia più tempo da perdere poiché la Città da moribonda rischia di divenire cadavere e vittima dei “soliti” interessi di parte. Fortunatamente, esiste un’Università che da segnali importanti di ripresa e che diviene la grande opportunità di rilancio. Insieme all’Università anche i tre Cnr messinesi continuano a destare interesse a livello internazionale ed a veicolare un’immagine positiva della città. Lo abbiamo detto nel 2013 e lo ribadiamo: puntiamo sulla sola industria che la città possiede, quella delle intelligenze.Tramutare questa opportunità in sviluppo è la sola strada che ci rimane”.
Per l’ultima volta – conclude Tinaglia – il Sindaco dimostri di amare davvero Messina, faccia un passo indietro, e consenta che la Città intera possa costruire un unico grande progetto di rilancio Economico, Sociale e Culturale.Si punti sulle nostre eccellenze e si crei una vera alternativa trasversale per ridare ai Messinesi quella speranza che ogni istante di questo teatro dell’assurdofa venire meno”.
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