“Un aborto di riforma in piena regola, un pretesto per pompare l’oligarchia politica sognata da Matteo Renzi”. Gli echi della visita del Premier in città non si placano, perché tra la firma del Masterplan e la campagna referendaria in favore del Sì, la carne al fuoco non è mancata. La Federazione Nuova Destra boccia la riforma sulla quale gli elettori saranno chiamati a scegliere il prossimo 4 dicembre, ma dall’altra parte la visita del Presidente del Consiglio ha rappresentato la foglia di fico per molti politici locali: “La sua presenza in città, bisogna ricordare, – scrive Franco Tiano, portavoce di FND – nasce dalla presa di coscienza di alcuni politici locali che hanno compreso l’importanza di fare ammettere il Masterplan, anche se svuotato di progetti , al piano di finanziamento. Non farlo sarebbe stato la loro morte politica ed avrebbero trasformato le tensioni sociali, già da tempo vive in città e provincia, in vere lotte contro il politico locale, motivato da una politica assistenziale e distratto al bene collettivo. Per dirla breve, non avrebbero potuto nemmeno presenziare all’inaugurazione del libro dell’amico o parente, senza dovere subire umiliazioni e critiche da parte dei cittadini.
Sui metodi utilizzati da Renzi per propagandare indisturbato la politica referendaria, possiamo aggiungere alla nota della stampa locale – che è stata oscurata per non farla entrare nel merito delle questioni – che siamo in un Paese “libero” e “democratico” e che la gente ha il dovere di rappresentare i fatti così come avvengono. Impedire agli organi d’informazione di fare il loro lavoro e sottrarre alla vista dei tanti le numerose forme di protesta a questa riforma, genera falsità ed odio, che non possono essere i punti di forza del cambiamento, ma di scontro sociale e politico”.
L’auspicio di Tiano è che non si assista alle promesse da marinaio a danno del nostro territorio: “E’ ridicolo, inoltre – aggiunge – per un Capo dello Stato, abbassarsi a criticare quanti, eccellentemente, riprendono, importano e commentano sul Web, la realtà che accade attorno ai suoi incontri di facciata. E’ chiaro che quello che Renzi recita nei comizi è un copione. La logica rappresentazione di una parte, che tocca a chi ha carisma e talento nei partito interpretarla. Tuttavia, contano di più i fatti concreti, gli atti che determinano risultati intangibili. Se ne faccia una ragione, Renzi. Ne abbiamo sentiti tanti Politici del Nord che hanno promesso e non mantenuto. Se quegli innumerevoli impegni, presi nel passato dai vari attori della politica, avessero avuto un lieto fine, oggi non saremmo qui a combattere contro un sistema autoreferenziale e la nostra città, la nostra regione e l’intero Sud Italia, non camminerebbero su un binario diverso. Sarebbero floride e con diverse opportunità produttive e lavorative. Ai giovani che si avvicinano alla politica, noi che abbiamo già subito, ci sentiamo di metterli in guardia, consigliandoli ad ascoltare ma anche a dare peso e valore ai fatti concreti. Non si facciano false illusioni, la politica sotto elezione non ci ha mai sostenuti, ci ha utilizzati. E’ ora di cambiare”.
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