Il Comune di Messina non ha ancora approvato il Rendiconto di gestione 2022 e, conseguentemente, la Regione Siciliana ha nominato un Commissario ad acta. Ad intervenire sulla questione sono i consiglieri comunali del Pd, Felice Calabrò e Antonella Russo, che commentano: «Quest’azione rappresenta un commissariamento in primis dell’assessore al bilancio, che altri non è se non il Sindaco in persona».
A luglio 2023 la Regione Siciliana ha nominato un Commissario ad acta, Domenico Mastrolembo Ventura, a seguito della mancata approvazione nei tempi previsti, da parte del Comune di Messina, del Rendiconto di gestione 2022. Un documento che, al momento, non è ancora neanche approdato in Consiglio Comunale. E proprio dal Consiglio Comunale arrivano le prime critiche all’Amministrazione e in primis al sindaco Federico Basile, che ha anche il ruolo di assessore al Bilancio.
Rendiconto 2022 non ancora approvato, il Pd: «Quali costi per il Comune di Messina»
A commentare la vicenda sono i consiglieri comunali del Partito Democratico, Felice Calabrò e Antonella Russo: «L’intervento in esame – affermano – è un vero e proprio commissariamento dell’esecutivo, e nel caso di specie lo è ancor di più, perché la detta azione sostitutiva rappresenta un commissariamento in primis dell’assessore al bilancio, che altri non è se non il sindaco in persona.
«La questione che ci occupa – aggiungono –, che probabilmente tra qualche settimana troverà la sua naturale soluzione in aula – almeno questo è il nostro augurio – impone in ogni caso delle domande: come mai alla data odierna, malgrado siano trascorsi diversi mesi dalla naturale scadenza del termine, non è stato ancora sottoposto al vaglio del Consiglio comunale il rendiconto della gestione 2022? Com’è possibile che un’amministrazione che si è sempre proclamata così attenta agli aspetti economici e finanziari, addirittura guidata – per usare il soprannome attribuito al dott. Basile dal suo predecessore – dal “controllore dei conti”, sia così in ritardo sul punto? Ed ancora, come può essere che un esecutivo sottoposto al controllo stringente da parte della Corte dei Conti sia così in ritardo sull’approvazione di un documento fondamentale non solo per la vita dell’ente ma anche per le rendicontazioni attese dalla stessa Corte sull’attuazione del piano di riequilibrio?»
«Auspicando che i conti tornino – concludono Calabrò e Russo –, invitiamo il sig. Sindaco, nella sua qualità di assessore al bilancio, a sottoporre in tempi brevissimi il rendiconto di gestione all’esame dell’aula consiliare, ed a chiarire i motivi per i quali è dovuto intervenire in sostituzione un organo regionale, e quali costi questo ritardo comporta per il Comune di Messina».
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