A pochi giorni dal voto che è destinato a cambiare lo scenario politico nazionale, Partito Democratico, Pdr-Sicilia Futura e Megafono si ritrovano all’Hotel Royal per uno degli appuntamenti finali della campagna referendaria. In vista del 4 dicembre il popolo del Si stuzzica la voglia di cambiamento degli elettori, illustrando i punti principali di una riforma che sta dividendo il paese.
Occorre spostare il dibattito in ambito locale, ecco l’intento dell’incontro dal titolo “Con il Si apriamo al futuro! (Anche a Messina)”, che ha visto la partecipazione del Governatore Rosario Crocetta, dell’assessore regionale all’ambiente Maurizio Croce, dell’onorevole Salvatore Cardinale, del senatore Giuseppe Lumia, dell’onorevole Francesco Calanna, del subcommissario del Partito Democratico, Giuseppe Antoci, dell’esponente dello stesso Pd, Giacomo D’Arrigo e del coordinatore del Megafono, Massimo Finocchiaro.
A fare gli onori di casa ci ha pensato il capogruppo di Sicilia Futura all’Ars, Giuseppe Picciolo, che ha ricordato come Messina sia sempre più al centro delle politiche del Governo Crocetta: “Il nostro ruolo è sempre stato quello di spronare la Giunta regionale affinchè si mettessero sempre più le problematiche del territorio di Messina al centro dell’azione di Governo – ha dichiarato – e devo dire che sin qui ci siamo riusciti. Messina e la sua Provincia hanno ricevuto e riceveranno cospicui aiuti per la messa in sicurezza del territorio e questo lo dobbiamo solo ed esclusivamente alla volontà politica dell’assessore Croce. Credo che basti questo dato per far capire come si sia intrapreso un percorso di cambiamento rispetto al passato ed il referendum è una tappa importante. Con la vittoria del Si, nascerebbe un sistema politico e istituzionale più snello e per Messina e la Sicilia sarebbe solo un vantaggio”.
Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, si concentra sui rapporti non sempre idilliaci con il Premier Renzi, rapporti che però hanno portato ad una maggior attenzione del Governo nazionale alle problematiche della Sicilia: “Se si vanno a vedere i miei screzi con Renzi si potrebbe pensare che io sia a favore del No – ha dichiarato Crocetta – però non siamo chiamati a scegliere sentendo la pancia ma la testa. I miei dissapori con il Presidente del Consiglio sono sempre stati costruttivi, il Governo centrale ci ha aiutati e presto si vedranno i risultati. Stiamo portando avanti una mini-finanziaria importante, Movimento 5 Stelle e Forza Italia parlano di “manovra mancetta”, ma solo grazie al mio Governo si è chiuso il bilancio in pareggio o in attivo: stiamo mettendo i conti a posto”.
Il senatore Lumia, tocca molti punti particolarmente cari allo stesso Premier Renzi: “Non dobbiamo avere paura di cambiare, dall’altra parte c’è un fronte del No che va da Casapound a Rifondazione Comunista che punta a frenare il paese solo per il piacere di andare contro. Questo referendum è un’occasione troppo ghiotta che questo Italia non può lasciarsi sfuggire, l’abolizione del bicameralismo perfetto consentirà di avere un sistema legislativo molto più rapido ed incisivo, capace di stare al passo con la società ed il mercato”.
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