Per adesso è il primo candidato sindaco del centrosinistra alle primarie. Nel pomeriggio, al teatro Sant’Annibale, Francesco (per tutti Ciccio) Palano Quero si è presentato ai suoi elettori. Che oggi sono quelli delle selezioni anticipate. Domani non si sa. Quero se ne sta infischiando delle polemiche e dei dubbi di altri gruppi, anche interni al Pd, oltre a quelli ufficiali di Megafono, Udc e Democratici Riformisti e “sogna” di battere gli altri concorrenti. Il presidente del IV Quartiere ha detto: “non c’è tempo da perdere, non abbiamo voglia di aspettare, le primarie si debbono fare e si faranno allargando anche il voto ai sedicenni, il resto non conta”. E se le primarie non si faranno Quero cosa farà? Continuerà da solo? Per il Renziano e i suoi seguaci le primarie si faranno e tutto il resto non conta. Le prime linee-guida sono state illustrate nella prima domenica di primavera anche se siamo ancora in inverno (sarà un segno dei tempi?) “Messina deve ripartire dalle competenze e dalla professionalità – ha dichiarato il Renzi dello Stretto – non ci sarà sviluppo se lasceremo andare via i nostri talenti”. Per Quero Messina dovrà ripartire dalle periferie e non dal cemento. In sala anche il comitato Tirone mentre accanto ci sono Alessandro Russo, presidente del V Quartiere e braccio destro politico di Quero, e il deputato regionale Faraone. A questo punto Quero aspetta che il centrosinistra chiarisca le idee. Lui le ha molto chiare. @Acaffo
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