«Era prevedibile che accadesse — dichiarano Barresi, Alizzi e Urdi, segretari di Or.S.A., Ugl e Cub —. Il blocco del servizio pubblico di trasporto che ha fermato l’intera città non è frutto di una protesta programmata ma è una “manifestazione di vera sofferenza” di quei lavoratori che non percepiscono lo stipendio e con estrema difficoltà hanno, fino ad oggi, garantito quel minimo di servizio pagato a scapito dei loro stipendi ma che, oggi, non sono più nelle condizioni psicologiche ed economiche per farlo». «Manifestazioni di disperazione, come quelle odierne, e le scene di tensione che si sono successivamente verificate quando i lavoratori si sono trasferiti al Comune — continuano Barresi, Alizzi e Urdi —, sono il segno tangibile dell’inadeguatezza di questa classe dirigente e di un decennio di pessima politica che ha trascinato la città sull’orlo del baratro ma, allo stesso tempo, evidenzia le gravi colpe di certo sindacato che all’interno dell’Atm ha abdicato negli anni al proprio ruolo diventando esso stesso complice silenzioso del disastro a cui assistiamo». Nel pomeriggio, sotto la pressione dei lavoratori esasperati che hanno assediato Palazzo Zanca, si è tenuto un incontro al Comune tra rappresentanti sindacali di Or.S.A, Ugl, Cub e il Commissario Croce, i dirigenti Coglitore, Cama e l’esperto alle partecipate Dalmazio. Ribadita da Croce l’impossibilità ad attingere ai 3,9 milioni deliberati lo scorso 31 dicembre quale trasferimenti aggiuntivi per Atm, che sarebbero vincolati alla firma del decreto col quale si attende il trasferimento dei 40 milioni dalla Regione Sicilia. Una linea, quella dei dirigenti comunali, diametralmente opposta a quanto sostenuto dai vertici aziendali e dalla stesso Commissario Alligo. «Siamo al paradosso — commentano i sindacati —, con dirigenti comunali e vertici Atm che parlano lingue diverse e tutto questo a scapito di lavoratori e servizio. Nell’incontro di oggi siamo riusciti a strappare al Commissario Croce solo l’impegno di firma della delibera del dodicesimo di gennaio — continuano Or.S.A., Ugl e Cub — pari a 1,440 milioni e un milione aggiuntivo che il Commissario si è impegnato a destinare interamente agli stipendi, superando le richieste di credito vantati della ditta Ventura». «Non è certo sufficiente a garantire quanto dovuto ai lavoratori — continuano Barresi e Urdi —, che incasserebbero meno di due stipendi a fronte delle tre mensilità e mezza arretrate. Ci spaventa il clima di incertezza che si percepisce sul futuro dell’azienda trasporti e sulla continuità del servizio pubblico». I dipendenti intanto restano in assemblea permanente nei locali dell’azienda.
(47)