Grande delusione di Reset in seguito alla proposta sulle “primarie civiche di piazza”, il cui intento era quello di aprire un dialogo con tutte le associazioni e i movimenti, ad esclusione di quelli che avevano già partecipato alle primarie di iniziativa popolare promosse da Art.1, pronti a sottoscrivere un patto con la città e a prendere l’impegno di non fare alcun accordo con i partiti. Le primarie civiche si sarebbero svolte in 12 incontri pubblici nelle piazze (con votazione finale alla fine di ogni incontro), durante i quali i cittadini, dopo aver ascoltato i candidati e il programma della coalizione e aver assistito al confronto, avrebbero avuto la possibilità di registrarsi e votare. Lo scrutinio conclusivo sarebbe avvenuto pubblicamente in Piazza, Domenica 10 Marzo, alla fine dell’ultima votazione. Dopo la proposta, però, arriva la delusione: «A tale, crediamo chiara e democratica proposta — scrivono in una nota da Reset —, sono seguiti due settimane di incontri con gruppi di cittadini, associazioni, movimenti e liste civiche. È vero esiste un fermento forte ma purtroppo, e ancora una volta, la nostra città ha mostrato il su più grande limite. In modo inequivocabile, si è palesata quella incapacità di fare rete, di andare oltre gli interessi di parte e le ambizioni personali. Lo aveva “certificato” anche il rapporto del Censis di qualche anno fa. Per tale ragione avevamo scelto di dimostrare che solo un atteggiamento responsabile può portare Messina fuori dalla devastante crisi che oggi vive attraverso un rinnovamento della Sua classe dirigente e politica. Come nostro costume rispettiamo le decisioni di tutti e quindi non possiamo far altro che proseguire la strada ed il percorso che abbiamo tracciato». Pertento, il movimento civico annuncia che in settimana comunicherà la “squadra di governo” e sabato 2 MArzo alle 20,30 al Palacultura Antonello presenterà ufficialmente tutti i componenti della squadra unitamente al programma del “Festival Multiculturale di Messina”.
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