Uomo avvisato, mezzo salvato. Palazzo Zanca ha 15 giorni di tempo per inviare a Palermo documenti concreti sul nuovo Piano Regolatore, altrimenti si insedierà un commissario ad acta. E’ quanto disposto dal Dipartimento regionale dell’Urbanistica che, in un documento firmato dal dirigente generale Salvatore Giglione, bacchetta l’amministrazione comunale, rea di non aver prodotto aggiornamenti dal lontano 2014.
E per assolvere all’obbligo di revisione del Prg, secondo la Regione non basta la tanto discussa variante di salvaguardia “Salvacolline”. Pur ritenendo il procedimento relativo alla variante di salvaguardia sostanzialmente condivisibile in relazione alla particolare situazione paesaggistica ambientale del Comune – si legge nel documento firmato da Giglione – deve rilevarsi che la medesima non risulta sufficiente ad assolvere l’obbligo di revisione del Prg, inquanto tratta il territorio comunale per aree limitate, non entrando nel merito dell’attività edilizia sulle restanti aree e del sistema di vincoli discendenti dall’obbligo di reperimento delle attrezzature necessarie al Piano.
Palermo, dunque, chiede esaustive notizie sulle procedure poste in essere. In assenza di motivati o poco conducenti ragguagli sulle procedure attivate, entro 15 giorni si procederà alla nomina di un commissario ad acta con spese a carico del Comune.
La diffida è arrivata anche sulla scrivania del presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile che a questo punto chiede all’amministrazione di accelerare i tempi. In particolare, Barrile chiede al si segretario generale , nel suo ruolo di direttore generale , “di disporre ogni opportuno ed urgente adempimento presso gli uffici competenti, affinché vengano assolti gli obblighi di legge e si possano evitare aggravi erariali all’Ente. Ai fini della corretta valutazione della proposta di deliberazione relativa alla Variante Parziale di Tutela Ambientale al vigente Prg della Città di Messina, che deve essere esitate dal Consiglio comunale e che attualmente la IV Commissione sta esaminando, si rimane in attesa – conclude la presidente Barrile – delle necessarie informazioni e correzioni apportate alla procedura di revisione in oggetto”.
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