Presti, candidato al Senato per il Megafono: da Fiumara d’Arte a una Politica d’Arte

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Presti«Se la politica riesce a investire in maniera sana, onesta e leale su Scuola e Cultura, Territorio e Turismo, Periferie, crescita e occupazione saranno la naturale conseguenza. Ma i cittadini devono seguire e fare propria una nuova coscienza civile e scardinare i perversi meccanismi che non li rendono liberi e padroni del proprio futuro. La vera politica deve partire proprio dal popolo». Questo è quanto propone Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, candidato al Senato ne “Il Megafono Lista Crocetta”. «La mia candidatura non corrisponde alla logica di un partito ma all’anima di un movimento che non deve piegarsi al compromesso – spiega Antonio Presti –. Ho costruito e creduto in una politica basata sul dono e sulla condivisione, vero valore civile e sociale. Il futuro deve semplicemente essere la prosecuzione, l’evoluzione, lo sviluppo di un pensiero sostenuto e reso forte da valori alti. Ho lavorato e resistito per trent’anni per consegnare e donare alla mia Sicilia e allo Stato un patrimonio artistico-culturale e di conoscenza. Continuerò il mio percorso di semina anche al Senato». Anche la sua idea di Politica si basa sul valore dell’impegno e del servizio sociale: «Sono convinto che oggi la società si trovi a un bivio, ed è tempo di  riaffermare il codice vero dell’umanità. Questo è l’impegno che mi sento di assumere. Il potere per il potere non mi interessa, non l’ho mai perseguito né intendo farlo. Se vado al Senato farò la mia politica, quella della Bellezza, e continuerò un percorso ormai trentennale fatto di dono, condivisione, arte». I punti fermi del programma di Presti rimangono la scuola e la cultura: «Bisogna innalzare la scuola a luogo centrale della società, perché ritorni ad essere sede dello sviluppo per una coscienza critica, un luogo sacro e inviolabile in cui si formano gli uomini e le donne di domani. Bisogna formare una nuova generazione di uomini liberi, non assoggettati alla politica clientelare che porta solo al precariato e alla dipendenza». Tra le proposte anche il territorio e il turismo per restituire — dice Presti — dignità e rispetto ai luoghi della Sicilia, combattendo gli scempi di ogni genere e tipo: «La mia esperienza di uomo e di artista mi permette di portare ad esempio il Parco scultoreo Fiumara d’Arte che ha animato la zona dei Nebrodi di un nuovo turismo, fonte di crescita culturale ed economica. Investiamo quindi su cultura e arte per generare indotto turistico partendo dal rispetto per il nostro stesso territorio». Presti insiste anche sull’acqua come bene comune. Affinché tutto ciò si realizzi «i cittadini — conclude il candidato — non devono più chiedere ma devono essere protagonisti del cambiamento». 

(121)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.