Giornata di presentazioni oggi a Palazzo Zanca, dove Federico Alagna ha fatto la sua prima apparizione da assessore alla Cultura. Il primo obiettivo del neocomponente della Giunta Accorinti, sarà quello di interfacciarsi con un Consiglio Comunale che i giorni scorsi non ha nascosto il dispiacere per le dimissioni di Daniela Ursino, il cui operato è stato molto apprezzato tra gli esponenti del civico consesso.
Per Alagna però adesso conteranno i risultati, così il primo invito al dialogo arriva proprio dal presidente della commissione Cultura, Piero Adamo:”Abbiamo in cantiere tante proposte – ha dichiarato Adamo – dalla riqualificazione delle case basse di Paradiso fino al museo delle macchine votive passando per il museo di Gesso e dei Peloritani. Vogliamo dare una decisa accelerata a tutte queste idee e avere un’interlocuzione costante e costruttiva con l’amministrazione è fondamentale. Devo dire che nel recente passato l’avevamo anche trovata, l’assessore Ursino aveva interrotto un silenzio che durava da tre anni”.
Critica la posizione del capogruppo di Ncd, Daniela Faranda, che si augura un’inversione di tendenza nella gestione politica delle scuole cittadine, argomento che negli ultimi mesi ha fatto discutere:”Mi sembra una nomina in linea con la figura del sindaco Accorinti – ha commentato – ormai è evidente che l’amministrazione si è chiusa a riccio perdendo ogni vocazione al dialogo. Siamo arrivati al terzo assessore alle politiche scolastiche, la Ursino più di quello che ha fatto sinceramente non poteva fare soprattutto per il poco tempo che ha avuto a disposizione”.
Scuola ma anche Valorizzazione del Patrimonio Artistico, ecco le aspettative del capogruppo del Megafono, Angelo Burrascano:”La valorizzazione dei beni culturali dev’essere un punto importante del mandato di Alagna, serve programmare e produrre progetti e far si che Messina entri nei piani turistici. Mense scolastiche? ancora non vi è traccia del bando, fino a maggio si dovrà tamponare poi serve progettare per il futuro affinchè anche il prossimo non ci si ritrovi di nuovo a dover commentare i soliti problemi”.
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