Ponte sullo Stretto ed Aeroporto commerciale e turistico nella valle del Mela. Ecco le due strutture ritenute fondamentale dai Popolari per l’Italia, affinchè la Sicilia diventi una vera e propria piattaforma logistica Mediterranea per il commercio e i trasporti.
Secondo l’ex assessore al Waterfront del Comune, nonché coordinatore regionale del partito, Pippo Isgrò, Messina in questo progetto non può che ritagliarsi un ruolo da protagonista:”L’Università di Messina, dovrà essere capofila del progetto e designata a presiedere la Cabina di Regia sui problemi di sviluppo economico,sulle innovazioni e sulle scelte strategiche, in linea con i progetti di sviluppo indicati dalla politica. La nostra città non può essere ulteriormente marginalizzata dal disinteresse della politica Regionale,Nazionale ed Europea nei settori dell’immigrazione,occupazione,agricoltura,sanità,trasporti, dissesto idrogeologico, monitoraggio dei torrenti,erosione delle coste ,il patrimonio comunale e dei servizi sociali. La classe politica messinese e la Dirigenza Comunale e Regionale, devono prendere una decisione univoca, imboccando la strada che porti decisamente verso lo sviluppo economico,sociale e politico,garantendo la stabilità amministrativa degli Enti Pubblici e delle Partecipate e attivando i sistemi periodici di controllo”.
Isgrò chiama a raccolta le forze professionali del territorio, che devono collaborare con le con gli enti pubblici: “E’ necessario e imprescindibile, che si sviluppi il settore della logistica portuale sia a Messina che in tutta la Sicilia. Bisogna sostenere con determinazione il settore marittimo e portuale,rilanciando i trasporti in genere e quelli intermodali in particolare,le grandi vie del mare, ( sulle tratte Jonica e Tirrenica) l’incremento delle navi veloci e il rilancio della portualità siciliana,privilegiando i traffici tradizionali, le linee Turistiche,Commerciali e Passeggere e quelle di collegamento con le isole minori e con il sud e il nord Italia. Occorre avviare un processo economico virtuoso per la commercializzazione delle nostre produzioni agricole,enogastronomiche e delle merci prodotte in Sicilia ma anche per agevolare i flussi turistici e commericiali da e per il Contimente, ritoccando i costi del carburante dei biglietti aerei,ferroviari e dei trasporti sui mezzi gommati. Dobbiamo acquisire le necessarie competenze nella comunicazione e nel merketing territoriale, per attrarre i flussi mercantili che transitano nel Mediterraneo provenienti o diretti, nei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum o che fanno rotte per raggiungere,attraversando lo stretto di Gibilterra, il resto del mondo”.
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