Questa mattina in aula a Montecitorio, con 289 voti favorevoli, 98 contrari, 21 astenuti, la Camera dei deputati ha detto sì alla “riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno”.
Lo ha specificato il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, intervenendo in Aula.
“L’ok del Governo alla nostra mozione sul progetto del Ponte sullo Stretto e’ un segnale positivo che si muove nella direzione giusta, ovvero quella di riconsiderare finalmente questa opera infrastrutturale come strategica per il Mezzogiorno. Si tratta di un primo passo ma e’ certamente un segnale di attenzione importante da parte del Governo verso il Sud ed il suo rilancio”. Lo ha detto Vincenzo Garofalo, deputato di Area Popolare e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera.
Intanto, il ministro Graziano Del Rio ha precisato:
“Sul mio tavolo non c’è alcun dossier sul Ponte nello Stretto, se arriveranno proposte le valuteremo. Il sottosegretario Del Basso De Caro ha semplicemente accolto l’invito fatto al governo di valutare, se lo vorremo, l’opportunità di riguardare i costi e benefici di quel progetto. Noi non abbiamo il dossier sul tavolo in questo momento – ha proseguito – se una forza politica o il Parlamento ci invita a valutare se un domani potremo riaprirlo, noi non diciamo di no. Non abbiamo pregiudizi -ha concluso- la valutazione si fa sempre”.
Insomma, ponte sì o ponte no? Ma forse l’importante è che se ne parli.
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