Picciolo (Pds-Mpa): «Grande successo personale e di un bel gruppo. Abbiamo raddoppiato le preferenze delle precedenti Regionali»

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Picciolo Beppe«Entrare di nuovo all’Ars significa per me un grande successo personale ma anche di un bel gruppo che lavora con me. Il risultato è più che soddisfacente e lusinghiero perché abbiamo ottenuto il doppio dei voti della precedente competizione regionale». Questa la dichiarazione del neodeputato all’Ars del PdS-Mmp Beppe Picciolo che, già ieri pomeriggio, si era detto soddisfatto di aver conquistato un vantaggio considerevole sui diretti competitor, oltre che un seggio su Messina per una delle liste di Micciché che rappresenta. Il neoeletto incassa 8389 voti e tra i messinesi risulta secondo in città (dopo Rinaldi) e quarto in provincia. «Il dato che riguarda me e la mia squadra − sottolinea Picciolo − è molto particolare. Non solo abbiamo raddoppiato quelle preferenze che mi hanno fatto eleggere nel 2008, ma abbiamo persino intercettato i voti di protesta. È come se la gente, a un certo punto, avesse visto in me una valida alternativa in mezzo al caos di questi anni».

Alle varie domande se, dopo queste elezioni, il Pds potrebbe valutare di stringere compromessi o “inciuci”, Picciolo rispedisce al mittente affermando: «Non ci saranno  assolutamente inciuci perché siamo coerenti e abbiamo fatto scelte politiche. Per cui non si tornerà sui nostri passi per andare d’accordo con la maggioranza. Si può crescere insieme dialogando e programmando, senza appartenere allo stesso schieramento».      E prosegue: «Abbiamo grandi progetti per Messina. Progetti ben più ampi che riguardano lo sviluppo di questa provincia, a livello regionale, spesso messa in secondo piano dal governo siciliano. Questa città – conclude Picciolo − deve essere rispettata dai cittadini ma anche e soprattutto nelle sedi istituzionali. La realizzazione e il potenziamento dei servizi per la popolazione devono essere le priorità: dai trasporti all’igiene e sanità pubblica, dai problemi occupazionali a quelli di risanamento. Perché Messina è sempre una città d’amare».

 

 

 

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