In prossimità della scadenza dell’ordinanza sindacale firmata dal sindaco Accorinti, Raffaella spadaro, portavoce della Federazione dei Verdi, torna alla carica sulla questione “piattaforma di Pace” con una lettera aperta.
“Siamo prossimi al termine di validità della Sua ennesima Ordinanza ex art. 191 D.Lgs. 152/2006, che ha consentito l’utilizzo – scrive -, in deroga alle norme, della piattaforma di Pace per un tempo più lungo del previsto, in quanto, ci risulta che l’impianto abbia continuato il suo esercizio anche in un periodo non coperto da alcuna Ordinanza e nonostante le svariate prescrizioni emesse dagli enti preposti alla tutela ed al controllo ambientale, quasi totalmente disattese, descritte nei vari verbali che includino foto e relazioni redatte dai suddetti organi e trasmesse alla Procura, dal 2012 fino ad oggi”.
“Appare superfluo ricordarle ancora che l’impianto ricade in area tutelata dalla direttiva Habitat 2000, in area a rischio di dissesto idrogeologico ed in prossimità del torrente Pace – continua -, la cui competenza è dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Ambientali, nonchè a valle della mai bonificata discarica di Portella Arena”.
“A tal proposito prosegue -, intendiamo orientare la Sua attenzione alla recente determinazione del Ministero dei Beni Culturali e del Ministero dell’Ambiente che ha addirittura cassato il piano Regionale di Gestione dei rifiuti, imponendo la rimozione di ogni previsione di impianto di trattamento rifiuti nelle aree oggi individuate, obbligando altresì alla rimozione di quelli esistenti nonchè alla bonifica dei siti”.
“Non intendiamo ascoltare ulteriori promesse – precisa Raffaella Spadaro -, affermazioni farlocche e demagogiche in merito alle future iniziative da intraprendere al fine di scongiurare lo stato emergenziale in essere o che intendano proseguire la gestione “emergenziale” divenuta, di fatto, ordinaria”.
“Ancora oggi – afferma -, durante l’ennesima allerta meteo, le abbondanti precipitazioni ormai costanti che si riversano, in poco tempo ed in maniera estrema, ci obbligano ad attuare nell’immediato quanto condiviso nel Suo programma elettorale e obbligo per normativa nazionale ed europea e cioè:
raccolta differenziata in misura non inferiore al 65% con il recupero di materiale non inferiore al 50%”.
“Sarà sicuramente facile per Lei ed i Suoi Fantastici 9, forse prossimi 10 Supereroi fare un giro rapidissimo, – sottolinea -con eventuali svolte anche epocali sulle zone collinari, per vedere come i rifiuti, lasciati in terra o dentro cassonetti sfondati e non, dilavano verso valle tappando grate, caditoie ed abbellendo e decorando vetrine, invadendo ogni angolo di strada, ed addobbando ogni albero che sembra sempre Natale”.
“Sorge spontaneo chiedersi – prosegue -: ma l’Assessore all’ambiente, oltre che promettere premi ai cittadini che si adoperano a portare i rifiuti nei centri comunali di racconta per quantitativi pari ad alcuni quintali l’anno e pagare quotati esperti per svolgere i Suoi compiti istituzionali, cosa ha fatto se non mantenere e ripristinare la situazione precedente perdendo due anni di tempo prezioso per realizzare quanto promesso? Quanto è stato ricavato dalla vendita dei materiali differenziati grazie ai cittadini volenterosi?”.
“Intende, per cortesia – conclude Raffaella Spadaro, portavoce della Federazione dei Verdi -, rispondere alle innumerevoli istanze inoltrate fino ad oggi dalla scrivente Federazione dei Verdi al suo gabinetto o, è necessario richiedere un intervento di un Organo di governo per ottenere riscontro a quanto legittimamente richiesto? Stante l’ ormai cronica emergenza igenico sanitaria più volte riscontrata da Cittadini, Consiglieri di quartiere e comunali, sicuramente meno eroici di voi che avete assunto questo faticoso ruolo di governarci, ma nonostante tutto, vittime, forse anche complici del nulla fino ad ora realizzato?”.
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