Alla chiusura dei lavori parlamentari, la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni ha dato parere favorevole al Piano Strategico Nazionale della Portualità, lo stesso che, in breve, include 10 obiettivi per incentivare la ricerca e l’innovazione tecnologica, implementare la sostenibilità ambientale dei porti, nonché sostenere il riordino, la razionalizzazione e l’accorpamento delle Autorità Portuali. Un punto, questo, che riguarda da vicino la situazione della Sicilia e dell’Area Integrata dello Stretto.
“Come MoVimento 5 Stelle – ha dichiarato il PortaVoce alla Camera Francesco D’Uva – abbiamo depositato in commissione un parere alternativo per tentare di migliorare quello che per noi è un Piano che lascia notevoli dubbi, poca determinatezza e troppi margini di discrezionalità. Sebbene si parli di un riassetto e di un accorpamento delle Autorità Portuali esistenti, nel Piano non emerge quali siano le logiche che dovrebbero guidare questa politica di razionalizzazione. Inoltre, è completamente assente una qualsivoglia lista di quelle AP che dovrebbero risultare centrali nel nuovo Piano. Attualmente non sappiamo che fine farà l’Autorità Portuale di Messina, se e a chi verrà accorpata e quali ingenti danni deriveranno da questa scelta”.
D’Uva sottolinea come, dalla lettura del Piano, risulta evidente come l’Area dello Stretto di Messina sia stata esclusa da qualsiasi punto di vista.
“Nonostante ci battiamo da mesi per ribadire che questa area presenta delle caratteristiche assolutamente peculiari (che vanno rispettate e valorizzate), nello schema di decreto concernente il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica, non c’è alcuna menzione del sistema portuale dello Stretto di Messina. È da scellerati pensare di assegnare le funzioni di gestione diretta di una portualità, come quella messinese, a dei centri che nulla hanno a che fare con le attività proprie di quest’area. Un’area che, lo urliamo da sempre, richiede la creazione di un’unica Autorità dello Stretto che gestisca i traffici marittimi tra le sue sponde ed assicuri la necessaria continuità territoriale. Nonostante questo, la Commissione ha votato il parere di maggioranza ignorando il nostro. Di certo la battaglia del MoVimento 5 Stelle non finisce qui e continuerà fin quando le peculiarità dello Stretto non verranno considerate e rispettate”, ha concluso D’Uva.
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