La Galleria Santa Marta continua ad avere delle preoccupanti predite d’acqua, che ne mettono a forte rischio la solidità. A chiedere interventi in tempi rapidi, è la consigliera comunale di Cambiamo Messina dal Basso, Cecilia Caccamo, che ha scritto al Demanio del Ministero della Difesa nella quale chiede di accertare le condizioni della struttura di via D’Amore.
Non solo la Galleria è finita sotto la lente d’ingrandimento della consigliera “accorintiana”, che ha chiesto di accertare le condizioni della scalinata, delle abitazioni adiacenti e sovrastanti e del tratto stradale. In allegato, la Caccamo ha inviato anche la copia degli esami chimici e batteriologici dei campioni prelevati, su sua richiesta,dall’AMAM, che attestano l’assenza di cloro nell’acqua e lasciano pensare che le perdite non derivino da tubazioni dell’acquedotto.
“Giorno 10 Ottobre 2016 ho contattato il Presidente dell’AMAM di Messina, dott. Leonardo Termini, per richiedere un intervento tempestivo di verifica delle cause della perdita copiosa di acqua all’interno della Galleria Santa Marta; – scrive la Caccamo – Dopo la mia segnalazione, l’AMAM è intervenuta facendo un primo sopralluogo mercoledì 12 Ottobre 2016, ed il prelievo dei campioni di acqua, giovedì 13 Ottobre 2016, al fine di individuare se la perdita provenga da una tubazione o da una sorgiva; Circa tre anni fa, l’AMAM si interessò della questione effettuando, in data 27/03/2013, un sopralluogo e facendo anche allora un prelievo delle acque e un esame batteriologico dell’acqua, affidato alla ditta Chemitecno Sud, che attestò l’assenza di cloro; Prot. 290807 2 L’esito degli ultimi prelievi di campioni di acqua, effettuati nuovamente dalla Chemitecno Sud conferma il risultato di tre anni fa. Infatti, dalla relazione redatta il tecnico dichiara che non risulta la presenza di “ipoclorito di sodio normalmente presente nelle acqua distribuite” e per tale motivo l’AMAM suppone che entrambe le perdite di acqua “siano di altra natura”, ad esempio di una sorgiva; Le perdite copiose ed ininterrotte, riversandosi dentro la Galleria ed in strada, hanno provocato negli anni una condizione insalubre, la presenza di forte umidità, la crescita abbondante di muschi e felci sul marciapiede limitrofo l’ingresso, il proliferare delle zanzare; L’infiltrazione di acqua si nota anche sulle pareti e sulla volta della Galleria e sul muro esterno che costeggia la via Vincenzo D’Amore. In alcuni punti della Galleria e della strada emergono vistose macchie di umidità; La scalinata che sovrasta la Galleria presenta linee di frattura importanti nella muratura che lasciano temere un cedimento strutturale. Anche le abitazioni sul Viale Italia che sovrastano la Galleria hanno presentato negli anni questi stessi problemi. Alcune di queste, che presentano evidenti cedimenti strutturali, sono attualmente disabitate ed andrebbe verificato se sussiste un rischio crollo; LA stabilità strutturale potrebbe essere stata compromessa dalle infiltrazioni che potrebbero aver coinvolto anche le fondamenta degli edifici di Viale Italia, di Via Vincenzo D’Amore, la volta della Galleria e le fondamenta della stessa”.
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