Salvo Versaci, segretario cittadino Pdr-Sicilia Futura, Elvira Amata, capogruppo al Comune dello stesso partito, e i deputati all’Ars, Beppe Picciolo e Marcello Greco, presenteranno, la prossima settimana, la mozione di sfiducia alla giunta Accorinti. Con loro anche il partito Democratico e Nuovo Centro Destra. Si tira fuori il consigliere Carlo Abbate. Ecco cosa dicono attraverso una nota.
Salvo Versaci: “All’amico Abbate, che ha dichiarato di non condividere la decisione assunta dal nostro partito, consigliamo di rileggere e ripensare quanto da noi proposto da alcuni mesi a questa parte ed oggi che anche il rinnovato Pd, con grande lungimiranza, ha deciso di appoggiare il nostro documento programmatico presentato a Novembre, non possiamo che ribadire che si tratta di un’occasione troppo importante per la città per non far sì che si apra un dibattito, condiviso dalla stragrande maggioranza del Consiglio comunale, così da essere discusso e votato in aula consiliare”.
La posizione del segretario cittadino Salvo Versaci è stata quindi accompagnata dalla dichiarazione del capogruppo Dr-Sicilia, Elvira Amata: “Per quanto riguarda il gruppo consiliare al Comune di Messina preciso che la strada sino ad ora percorsa dal gruppo consiliare Dr-Sicilia è stata sempre caratterizzata da coesione, condivisione ed etica politica. Il nostro gruppo, già protagonista del documento programmatico alla sfiducia, accoglie con soddisfazione l’adesione del rinnovato PD e conferma che è giunta l’ora del dibattito in aula. Siamo certi – ha concluso Amata – che il collega Carlo Abbate contribuirà al dibattito in aula non facendo mancare il suo appoggio nell’interesse della città.
Infine il capogruppo all’Ars di Sicilia Futura On. Beppe Picciolo: “Siamo fiduciosi nel rigore del Consiglio Comunale e dell’attenzione che tutti i consiglieri, con la loro adesione alla mozione, avranno nei confronti della città. Ringrazio quindi, insieme a Marcello Greco, la linearità dei nostri consiglieri che stanno portando avanti la mozione e ancora una volta hanno dimostrato un forte attaccamento al ruolo ricoperto ed al territorio che rappresentano. All’amico Carlo Abate ricordo che di buone intenzioni è lastricata la strada che porta all’inferno.”
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