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Pd: salutano anche Cantali, Vaccarino e Pagano

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Con tre distinte lettere i consiglieri comunali Carlo Cantali, Benedetto Vaccarino e Francesco Pagano hanno comunicato la propria uscita dal Partito Democratico.

In riferimento al repentino cambiamento della geografia politica messinese – scrive Cantali –  con la presente premetto che la mia condotta politico amministrativa é stata da sempre collegata come esponente della società civile e dirigente provinciale delle Acli, ponendo all’apice delle mie azioni ” lo sviluppo e la cura del territorio in modo da garantire una sua migliore vivibilità”. Dal 1998 al 2003 eletto nella lista dei Cristiano Democratici per la Repubblica e dal 2003 al 2008 eletto nella lista di Forza Italia come consigliere circoscrizionale e successivamente da consigliere comunale (eletto nella lista “Felice per Messina” nelle scorse elezioni del 2013), manifesto tutta la mia preoccupazione e perplessità sulle recenti determinazioni assunte dal Partito Democratico, che hanno fatto prevalere posizioni assolutamente inconsistenti sul piano politico, di rilievo esclusivamente mediatico, tra l’altro avvalorate dalle affermazioni dichiarate a più riprese dall’on. Carbone a mio avviso contrastanti e incoerenti, in quanto sono state valorizzate le inaccettabili posizioni di chi, pur dall’interno del Pd, ha sostenuto elettoralmente il sindaco Accorinti, anziché rilevarne l’incompatibilità rispetto al partito politico di riferimento. Apprezzo fermamente la scelta dell’on. Francantonio Genovese, con il quale mi lega un trascorso politico condiviso, se pur in periodi alterni, che ha profonde radici popolari da sempre in linea con quei principi democristiani che hanno ispirato sin dalle origini il mio impegno politico.

Ribadita la contrarietà ad ogni forma di estremismo e velleitarismo e riaffermato con determinazione il valore assoluto del concetto di ‘centralità della persona’ nell’impegno sociale e politico, ritengo essenziale guardare esclusivamente all’interesse della città. Pertanto in questa fase sottolineo, rimarcando la mia assoluta autonomia di scelta facilmente rilevabile dal mio excursus politico-istituzionale, di rimanere fedele ed ancorato al percorso originario che ha dato luogo alla mia adesione al gruppo consiliare denominato “Felice per Messina”.

Transita, invece, in Forza Italia il consigliere Vaccarino che segue fedelmente i passi di Francantonio Genovese.  “La mia storia personale e politica si è incrociata, in modo indissolubile con quella del mio amico Francantonio Genovese. Non ho bisogno di molte parole per esprimere ciò che testimonia la mia vita. Ho iniziato il mio percorso di impegno nella mia città con Genovese. Sino a quando avrò forza continuerò con Francantonio Genovese. Ho ancora molta passione che ricavo impegnandomi giornalmente soprattutto in favore di coloro che non hanno voce, di coloro che sono stremati dalla mancanza di opportunità, di coloro che vivono in quartieri dimenticati, di coloro che non si lasciano incantare dalle chiacchiere e che hanno il diritto di esigere fatti. Il tradimento del Pd nei confronti di Francantonio Genovese mi aveva messo in allarme. Io, le persone che mi stanno accanto, tutti quelli che con semplicità, umiltà, generosità si confrontano con i bisogni del prossimo più prossimo non siamo capaci di cinismo…non sacrificheremmo sull’altare della convenienza elettorale un uomo. Francantonio Genovese è stato abbandonato e con lui tutti noi. Abbraccio con convinzione questo percorso in Forza Italia. L’ipocrisia del Pd era diventata insopportabile. In Forza Italia con Francantonio cambieremo in meglio Messina e la Sicilia con un progetto di rilancio, di sviluppo, di crescita, perseguendo nell’affermazione del bene comune, come bene di ciascuno e di tutti”.

A stigmatizzare la recente gestione del Pd anche il consigliere Francesco Pagano. ““Le modalità con cui si è svolto il recente tesseramento del PD messinese, mi porta ad esprimere vivo rammarico per come è stato gestito dal Commissario e dai responsabili locali. Ancora una volta si è fatto riferimento ai gruppi correntisti del PD, senza coinvolgere e contattare i consiglieri Comunali e chi come me nella qualità di Capo gruppo ha sempre svolto un ruolo politico in seno al Consiglio Comunale, anche come rappresentanza del PD in cui ero iscritto dal 2013. Già con il Commissario avevo avuto modo di non condividere alcune scelte da lui fatte nei confronti della Giunta Accorinti, anche per un suo atteggiamento arrogante, volto solo ad imporre ai Consiglieri le decisioni romane, relativamente anche al tema attinente la sfiducia al Sindaco Accorinti. Per questi motivi non intendo aderire al PD messinese e continuerò in Consiglio Comunale il mio impegno nei confronti della città, quale Capo gruppo consiliare relazionandomi con i miei colleghi e cori l’amico Francanfonio Genovese nel mio futuro cammino politico”.

 

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