Appresa la notizia, secondo la quale il Presidente Crocetta riterrebbe inutili le primarie come strumento di selezione della migliore candidatura da proporre alla città per le amministrative, interviene il candidato Francesco Palano Quero che ritiene «indispensabile riaprire l’interlocuzione del Pd con la coalizione di centrosinistra, assicurando noi tutti, e quindi anche la Prof.ssa Furnari, che queste primarie siano davvero aperte e non condizionate». «Chiunque ― srive in una nota Palano Quero ―, per poter governare la città, si deve misurare con il consenso, ma questo non deve essere alterato, al di là di ogni ragionevole sospetto, nell’interesse di tutti». «Peraltro ― continua ― la previsione di soli 11 seggi nelle principali piazze della città, a fronte dei 33 delle scorse primarie ubicati anche all’interno di patronati, circoli e/o sedi di Enti di formazione, è stata una nostra battaglia vinta e soprattutto necessaria, al fine di restituire credibilità allo strumento. Certamente la nostra posizione di biasimo nei confronti dell’organizzazione delle scorse primarie è stata chiara ed esplicitata pubblicamente». Palano Quero teme che se la coalizione dovesse venire meno e dividersi tra chi sostiene una candidatura diretta alle amministrative e chi, al contrario, vuole le Primarie, si farà sempre più pressante il rischio che la città venga restituita al Centrodestra. «Non vorremmo ― conclude la nota ― che finisse come le elezioni politiche: per poter cambiare Messina, le elezioni si devono vincere. Quando abbiamo deciso di candidarci non abbiamo dovuto chiedere il permesso a nessuno. Questa città necessita di donne e uomini liberi, che agiscano solo per l’interesse della collettività e non tutelando piccoli gruppi di potere, che condizionino la loro azione di governo».
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