Meno sgargiante del solito ma vispo nell’illustrare i programmi che a suo dire sono assolutamente alternativi a centrodestra, centrosinistra, Grillo e Rivoluzione Civile: è Oscar Giannino, il candidato premier di “Fare Per Fermare il Declino”, che ha parlato, questa mattina, ai pochi presenti al Palacultura. Ma delle poche presenze Giannino non si è preoccupato: «Siamo soltanto all’inizio, siamo nati l’8 dicembre, a prescindere dal risultato del 26 febbraio non ci fermeremo, continueremo». Dieci i punti della lista: fermare il debito pubblico, fermare la spesa, fermare le tasse, favorire la concorrenza, sussidio di disoccupazione e formazione per tutti, fermare la corruzione, Giustizia Veloce, Scuola del Merito, Giovani e donne, federalismo trasparente. In un volantino il Piano nazionale è stato spiegato nel dettaglio. «Destra e Sinistra hanno governato e sono state un disastro, le conosciamo — ha detto Giannino —. Grillo ha proposte economiche che non stanno in piedi, Berlusconi è il maestro delle promesse mancate, noi diciamo innanzitutto di abbattere il debito del 5% e reinvestire il risparmio per imprese e occupazione». Parole anche su Messina e la Sicilia: «Qui c’è da cambiare il marcio nella politica e nella gestione amministrativa delle risorse — ha affermato il giornalista — alle ultime regionali gli elettori hanno capito con chi avevano a che fare non andando a votare per la metà degli aventi diritto, è sicuramente cambiato qualcosa da ottobre, qui lo Stato partecipa troppo, controlla troppo, basta con i contributi a pioggia per le imprese, dobbiamo invece attirare imprese straniere a cominciare da Termini Imerese». Giannino ha sottolineato che l’ultimo governo Monti non lo ha convinto e che “Fare Per Fermare il Declino” pescherà molto tra i delusi. Loro, da soli, devono superare lo sbarramento nazionale del 4% per avere eletti alla Camera e l’8% su scala regionale. Per Giannino il MoVimento 5 Stelle avrà ottimi risultati in parlamento e il Pd si pentirà amaramente di non riuscire a rendere governabile l’esecutivo. Unico messinese in lista alla Camera il dirigente Enel che lavora all’estero Ruggero Aricò: «Messina sta rispondendo bene al nostro appello, anche i media, ricordate che siamo nati solo l’8 dicembre, noi siamo la vera novità anche rispetto a Grillo perché Giannino ha scelto candidati come me dal curriculum forte che non hanno bisogno di “campare” facendo politica, anzi il contrario, basta questo per capire che idee abbiamo». Sulle amministrative di maggio Aricò ha evidenziato che il loro programma dovrà essere scelto dalle liste che vorranno farlo altrimenti non ci sarà alcun apparentamento e andranno da soli anche tra Comune e Provincia.
@Acaffo
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