consiglieri comunali di ora messina, giandomenico la fauci e francesco pagano

Ora Messina: «L’Ordinanza De Luca una sequela di contraddizioni. Chiediamo l’annullamento»

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Anche i consiglieri comunali di Ora Messina si schierano contro l’ordinanza De Luca che stabilisce da venerdì 15 gennaio limitazioni ancora più stringenti rispetto a quanto stabilito dall’ordinanza Musumeci, che ha sancito il ritorno di Messina nella zona rossa.

«Con estremo stupore abbiamo accolto le ulteriori restrizioni volute dal sindaco Cateno De Luca in aggiunta al documento regionale che pone Messina in zona rossa. Uno stupore lecito dopo aver letto, nel dettaglio, i punti che l’amministrazione ha scelto per provare a contenere gli spostamenti in città. Una sequela di contraddizioni, punti che annullano i precedenti e che non fanno altro che incidere sulla confusione e la paura della gente.

Quanto espresso dalla Regione, infatti, non aveva motivo di subire modifiche da chi cerca di incidere più delle proprie responsabilità. L’ordinanza del sindaco De Luca è del tutto irricevibile, diventando per tanti punti totalmente paradossale, come il divieto di acquisti online. Gravissimo il fraintendimento sulla chiusura dei supermercati o delle farmacie, con le correzioni che arrivano solo da un successivo post su Facebook. Assurdo errore istituzionale quello di protocollare e presentare un’ordinanza che debba, poi, essere corretta tramite un social network. Grave, oltre che impossibile.

Chiediamo l’annullamento delle misure volute da De Luca per un semplice motivo: perché sarebbe più facile e rapido annullare che correggere gli strafalcioni presenti. Le categorie incluse nelle chiusure e che, invece, non dovrebbero essere presenti in quanto fornitori di servizi necessari sono talmente tante che sarebbe inutile compilare una nuova ordinanza. Più corretto, allora, tornare alle misure previste dalla comunicazione di zona rossa della Regione e che si rifanno alle linee guida presenti nei DPCM.

Per questi motivi, allora, dopo essere rimasti inascoltati nelle riunioni precedenti in cui abbiamo chiesto elasticità, soprattutto, verso gli esercizi commerciali incaricati di svolgere attività necessarie e non legate alla somministrazione alimentare o farmaceutica, non possiamo che chiedere che non venga perpetrato un atto di forza inutile e personalistico da parte del sindaco e che, con logicità, venga applicata l’ordinanza firmata dal presidente Musumeci».

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