E’ nata la Città Metropolitana di Messina. Accorinti: “Dobbiamo fare squadra”

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E’ nata la Città Metropolitana di Messina. Questa mattina a Palazzo dei Leoni è avvenuto il passaggio di consegne tra il commissario dell’ex Provincia Filippo Romano e il sindaco Renato Accorinti che adesso dovrà guidare il nuovo Ente istituzionale nato dopo un lungo iter politico e burocratico. Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente della Regione Rosario Crocetta insieme al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Tra il pubblico, i deputati Enzo Garofalo, Nino Germanà, Tommaso Currò e Filippo Panarello, oltre ai sindaci di alcuni comuni della provincia.  In Aula anche parte della giunta messinese e alcuni consiglieri comunali, assente il presidente del civico consesso Emilia Barrile che ha dichiarato di non aver ricevuto alcuno invito formale.

Momento clou della cerimonia la consegna della fascia blu della Città Metropolitana al sindaco Accorinti per mano del commissario Filippo Romano che resterà comunque al suo fianco fino alla nomina del nuovo Consiglio Metropolitano che avverrà in autunno. Sarà questo il vero atto che darà piena legittimità alla neonata Città Metropolitana.

Dopo un breve discorso di congedo da parte di Filippo Romano ha preso la parola Renato Accorinti, nel suo primo intervento da sindaco metropolitano. “Ci aspetta un grande lavoro – ha spiegato – ma non ho paura di affrontarlo. I cittadini devono credere nella politica, c’è bisogno di unione. 108 Comuni devono formare un’unica città, è opportuno mettere da parte sterili campanilismi e fare squadra anche con la vicina Reggio Calabria in nome dell’area integrata dello Stretto. Accorinti è poi tornato a parlare di accoglienza, tema caldo viste le recenti polemiche legate alla possibile realizzazione di un hotspot a Messina. “Ogni Comune dovrà ospitare i più bisognosi in base alle proprie possibilità”.

E’ poi intervenuto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che ha portato avanti la lotta per il riconoscimento dell’Area dello Stretto e della stessa qualifica di Città Metropolitana a Messina. “La Città Metropolitana non è una nuovo Provincia, sia chiaro. Non è un organo che si sovrappone ai singoli Comuni, non si occuperà di asfaltare le strade o di curare la manutenzione degli edifici scolastici. Al contrario, è il vero motore per lo sviluppo economico e proprio per questo è importante avere un’importante capacità progettuale, approvare un solido piano strategico. Il nostro è un territorio disomogeneo, una caratteristica che deve essere sfruttata. La nostra forza è proprio quella di essere in 108, bisogna farsi valere a livello regionale e nazionale. Abbiamo ottenuto un traguardo importante, adesso spetta a noi andare avanti con forza”.

L’ultimo intervento è stato quello del presidente Crocetta, a capo di una Regione principale causa del ritardo con il quale si è arrivati all’abolizione delle province. “La Regione fornirà atti d’indirizzo a supporto degli Enti Locali che adesso ricevono maggiore potere, ogni sindaco acquista adesso notevole importanza.  Messina deve rialzarsi sfruttando anche lo status di Città Metropolitana che inizialmente il Governo non le aveva riconosciuto. Si deve partire dal Patto per il Sud, mi impegnerò in prima persona affinché si preveda un intervento per ogni singolo comune. Buongiorno Messina e tanti auguri”.

Andrea Castorina

 

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