Nania, Buzzanca e Formica tornano con Nuova Alleanza: chiedono le primarie

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buzz2A volte ritornano. Dopo essere stati esclusi dalle candidature Pdl alle Politiche Domenico Nania, Giuseppe Buzzanca e Santi Formica fondano Nuova Alleanza che vedremo con una, forse due liste, alle comunali di fine maggio. Il gruppo è stato presentato oggi nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni che per 10 anni ha visto Buzzanca presidente. Ma chi pensa a una rottura ufficiale con il Popolo della Libertà si è ricreduto leggendo il motto: “Penso, Dialogo, Scelgo”. Il simbolo è una coccinella. Quel “Dialogo” e le parole di distensione dell’ex sindaco hanno chiarito che Nuova Alleanza sta nel centrodestra da alleato e dialogherà, dunque, anche con il Pdl, per il candidato sindaco. Per i Naniani si sussurra dell’ex assessore Gianfranco Scoglio ma è ovvio che tutto passerà dalle valutazioni del centrodestra. Anche se l’appena nato Movimento di Destra preferiva e preferisce (se ci sarà ancora tempo) le primarie. Nania, che stava in parlamento dagli anni Ottanta e che per troppi mandati è stato “tenuto fuori” dalle ultime liste ha ripercorso la storia politica nazionale del centrodestra dagli anni Novanta a oggi: “La Sinistra si è sempre rifiutata di riconoscere l’originalità del centrodestra che a prescindere da Berlusconi aveva e ha una sua funzione”. Con il Movimento Cinquestelle Nania è stato più “duro” che con Fini e Casini: “con il Grillismo siamo arrivati a un punto di non ritorno, sono come una loggia massonica perché si devono avere determinati requisiti per farvi parte, c’è il Capo che parla e fa per tutti”. Sulla legge elettorale che nel 2006 ha introdotto il “Porcellum” Nania ha spiegato che era stata inventata dalla Sinistra toscana alle regionali e che Berlusconi e Casini la volevano perché Prodi era in forte vantaggio e la legge consentiva alla possibile opposizione di uscire con una sconfitta numerica meno dolorosa. Buzzanca ha sottolineato che Nuova Alleanza si rivolge ai traditi e agli esclusi. “Ho governato la Provincia e il Comune e non si è mai verificato uno scandalo” – ha dichiarato l’ex sindaco fin quando gli è stato ricordato del caso Ruggeri, il funzionario voluto sia a Capo di Gabinetto che alla guida del’Ato3: “stavo parlando di politici e non di amministrativi, io divido tra amministratori e amministrativi, quello che ha fatto Ruggeri è un problema suo e non mio”. Logico ritenere, nonostante la legge Bassanini dia molte funzioni ai funzionari pubblici (che non comprendiamo cosa c’entri con le nomine fiduciarie di un sindaco) che Antonio Ruggeri, arrestato con l’accusa di peculato per i soldi percepiti all’Ambito territoriale ottimale nell’incarico che doveva essere – secondo quanto descritto nell’inchiesta – gratuito, nel 2008 era stato “posizionato” nei posti di vertice proprio da Buzzanca. L’ex primo cittadino ha poi proseguito con altro: “vogliamo proporre le primarie nel centrodestra e dare la parola ai cittadini, vogliamo puntare sul Ponte dello Stretto, sull’artigianato e il turismo”. Buzzanca ha definito che non ha senso il “taglio” delle Province deciso dal governatore Crocetta: “è stato solo un gioco di facciata – è stato il suo commento – le funzioni dei Consorzi potevano essere attribuite alle Province, così anche il ruolo delle Municipalità si svuoterà”. In sala, tra gli altri, molti di coloro che avevano fatto parte dell’entourage dell’amministrazione Buzzanca tra il 2008 e il 2012. @Acaffo  

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