Piero Adamo

Museo della Vara e dei Giganti inaugurato e chiuso. Adamo sollecita l’amministrazione

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Il 10 agosto dello scorso anno è stato inaugurato un piccolo “Museo della Vara e dei Giganti”, la cui realizzazione è stata possibile grazie all’Associazione Amici del Museo e al Comitato Vara, che hanno messo a disposizione gratuitamente numerosi reperti, alcuni particolarmente rari e preziosi, provenienti da collezioni private. Ma che fine ha fatto il Museo?

Dopo il taglio del nastro sarebbe rimasto quasi sempre chiuso, secondo quanto afferma in un’interrogazione il presidente della Commissione Cultura Piero Adamo. La chiusura sarebbe dovuta alla difficoltà di trovare tra i dipendenti comunali, il personale idoneo a garantirne la fruizione.

“Tra l’altro – afferma Adamo – il Museo è adiacente all’Antiquarium Comunale, altro sito di interesse culturale con reperti archeologici restituiti dal territorio in particolare a seguito degli scavi svolti nell’ex cortile interno a Palazzo Zanca, per il quale viceversa il Comune è riuscito a garantire la presenza di un’unità di personale che, seppur in giorni feriali e in orari d’ufficio, riesce ad assicurarne l’apertura giornaliera”.

E’ opportuno sottolineare che le due strutture, Museo e Antiquarium, sono attualmente separate solo da un muro e, secondo quanto scrive Adamo nella sua interrogazione al Sindaco e all’assessore alla Cultura Ursino “basterebbe ricavare un’apertura per consentire con la stessa unità di personale, di tenere aperto anche il Museo della Vara e dei Giganti. Per di più – prosegue Adamo – nei locali adiacenti si trova un deposito comunale di vecchia documentazione, che potrebbe essere trasferito altrove per consentire l’ampliamento del Museo”.

In conclusione il consigliere Adamo chiede che chi di competenza si attivi per rendere fruibili i due siti, abbattendo prima di tutto il muro che separa i locali, per poi provvedere a sgomberare gli spazi utilizzati attualmente come deposito. “Si tratta di piccoli interventi economici e utili – precisa Adamo – che metterebbero in sinergia due siti culturali della città”.

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