In merito all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, il sindaco, Renato Accorinti, ha scritto una nota al prefetto Stefano Trotta: «In riferimento alla nota prot. n. 70006 del 4 ottobre scorso, nello spirito della più ampia e piena collaborazione, si porta a conoscenza che questa Amministrazione, pur avendo attivato il dipartimento Politiche sociali in una costante interlocuzione con il Ministero dell’Interno quale sede centrale di smistamento dei minori non accompagnati negli Sprar, non ha ottenuto adeguate risposte per una opportuna sistemazione di prima accoglienza per tutti questi soggetti».
«È utile ricordare – insiste il Primo cittadino – le interlocuzioni con il Ministero, avviate dal sottoscritto, che ha incontrato personalmente il Capo Dipartimento, prefetto Morcone, e che, successivamente, nel corso della riunione tenutasi in Prefettura è stato chiaramente evidenziato che la sistemazione dei minori non accompagnati, nel rispetto dei requisiti minimi di accoglienza, sarebbe stata condizionata all’individuazione di strutture che consentissero adeguata sistemazione».
Accorinti ricorda la circolare del prefetto Morcone del 25 luglio scorso che stabilisce la procedura finalizzata all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che arrivano su territorio italiano: «In particolare, la circolare individua nel Prefetto del capoluogo di Regione, che ha come riferimento i Prefetti delle altre province, congiuntamente all’Unità di missione costituita al Ministero dell’Interno, i soggetti cui compete la regia delle operazioni quali l’individuazione nei diversi comuni delle strutture disponibili all’accoglienza dei suddetti minori e chiarisce, altresì, che gli oneri finanziari relativi sono a carico del “Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che provvede ad erogare il contributo giornaliero, senza alcun obbligo di onere aggiuntivo a carico dell’Amministrazione locale».
«L’entrata in vigore del decreto del Presidente della Regione siciliana, pubblicato sulla Gurs n. 36 lo scorso 29 agosto, che ha definito gli standards strutturali ed organizzativi delle strutture da destinare alla prima accoglienza, da un lato ha costruito un quadro di maggior favore per il corretto inquadramento delle strutture di accoglienza, ma ha reso più difficile il reperimento sul territorio di strutture che rispettino tale disposizione normativa. In ogni caso, questa Amministrazione non può che confermare il massimo impegno in questa attività di accoglienza, intervenendo come facilitatore nei rapporti con le strutture di accoglienza e per una visione propositiva dell’accoglienza atta a inquadrare l’arrivo dei migranti nel miglior contesto favorevole per l’integrazione».
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