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Metromare. Un emendamento del senatore Mancuso per garantire la continuità

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aliscafo metromare«Fin quando c’è la concreta possibilità, non mi esimerò da mettere in pratica qualunque strumento per assicurare la prosecuzione del servizio di trasporto marittimo passeggeri sullo Stretto di Messina, per questo ho presentato un emendamento al decreto Sblocca Italia, su cui la partita è

ancora aperta al Senato». Queste le parole del senatore del Nuovo Centro Destra, Bruno Mancuso.

«In caso di apposizione della fiducia sul testo del governo – spiega – andremo invece avanti per ottenere l’inserimento delle risorse finanziarie nella legge di stabilità».

Il Senatore ha presentato un emendamento alla legge di conversione del decreto Sblocca Italia che, dopo aver chiuso la sua trafila alla Camera, è passata all’esame del Senato. «L’emendamento all’articolo 41 comma 5  – prosegue – punta all’autorizzazione della “spesa di dieci milioni di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, al fine di assicurare la continuità dei collegamenti di servizio di trasporto marittimo veloce nello Stretto di Messina».

Il Senato deve però giungere alla conversione in legge del Decreto entro il prossimo 11 Novembre, pena la nullità. Pare esserci troppo poco tempo per modificarlo e mandarlo indietro per una terza lettura, ragion per cui si potrebbe procedere con l’apposizione del voto di fiducia da parte del Governo, che escluderebbe modifiche ed emendamenti al testo.

In tal caso il Senatore Mancuso garantisce la prosecuzione del proprio impegno parlamentare, al pari di quello del deputato Enzo Garofalo, per l’inserimento delle risorse nella prossima legge di stabilità: «Si tratta di un servizio essenziale – afferma Mancuso – per la continuità territoriale e la mobilità nell’area metropolitana dello Stretto. Un servizio che riguarda circa due milioni di passeggeri l’anno, in larga parte studenti e lavoratori pendolari. Abbiamo già ottenuto importanti aperture dal Ministro dei trasporti Lupi circa le previsioni della prossima legge di stabilità e, in tal senso, sarà costante la spinta del sottoscritto affinché sia garantita la prosecuzione del servizio fino al 31 dicembre 2017 con un’adeguata copertura finanziaria valutata in 10 milioni di euro annui per il triennio 2015-2017». 

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