Ne avevamo parlato nell’ottobre dello scorso anno, quando una salatissima cartella esattoriale era stata recapitata all’ufficio Ragioneria del Comune, in merito a vecchi debiti maturati nel 2013 da Messinambiente con lo Stato e vari creditori. Un pignoramento di ben 29 milioni di euro disposto dall’Agenzia delle Entrate, del quale l’amministrazione risulta essere responsabile in qualità di maggiore azionista della società partecipata.
Come ovvio, a quella istanza di pagamento seguì quella inoltrata da Messinambiente, in cui si chiedeva la sospensione del procedimento esecutivo del pignoramento.
Istanza rigettata, oggi, quasi un anno dopo, dal giudice della esecuzioni del tribunale di Messina, Antonino Orifici. Adesso il procecedimento diventa esecutivo e i creditori possono procedere al recupero coattivo di quanto pignorato.
La notizia è arrivata negli uffici di via Dogali. Contattato telefonicamente, il commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò per il momento non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
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